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Deficit di 12 milioni per l’Ausl: «Non coperte spese Covid per 35 milioni»

Pesa sul bilancio 2021 in perdita lo sforzo organizzativo per la campagna vaccinale. Baldino: «47 milioni di euro di costi legati al Covid, lo Stato ci ha fornito solo 11,8 milioni». Deficit autorizzato dalla Regione

Deficit di bilancio di 12 milioni di euro per l’Ausl di Piacenza: pesa l’emergenza Covid e l’organizzazione della campagna vaccinale nel documento preventivo del 2021. «Solo adesso, a novembre, riusciamo a fare il bilancio dell’azienda – ha spiegato il dg Luca Baldino ai sindaci del territorio in un incontro online della Conferenza socio-sanitaria -, che in realtà è praticamente un “consuntivo”.

È un bilancio che presenta «delle difficoltà». I costi legati a tutte le attività Covid, per il 2021, sono di 47 milioni di euro. Ma sono arrivati soltanto 11,8 milioni di euro dallo Stato. «C’è una differenza di 35,2 milioni di euro – chiarisce Baldino -, con una serie di interventi il deficit complessivo dell’azienda per quest’anno è di 12 milioni di euro. La Regione ha autorizzato, vista la situazione, questa perdita».

«Il 2021 – ha proseguito il dg Ausl – è stato un anno pesantemente influenzato dalla pandemia e caratterizzato dall’immane sforzo organizzativo per attuare il piano vaccinale. Siamo partiti alla fine di dicembre 2020 e siamo ancora impegnati in un’attività che vede l’85% dei piacentini coperto. Le assegnazioni statali sono in calo di 32 milioni rispetto al 2020. Il deficit dell’azienda è solamente dovuto ai finanziamenti statali al ribasso».

Oltre al Covid, nel bilancio dell’azienda pesano alcuni costi in più rispetto al 2020. 

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Cosa si è fatto per portare a 12 milioni di euro il deficit? «Abbiamo utilizzato accantonamenti del passato per 13 milioni di euro, ad esempio, messi da parte per situazioni d’emergenza».

Per Baldino la situazione attuale è critica a causa di tre fattori: la pandemia, la mancanza «drammatica» di professionisti sanitari e i pochi rimborsi Covid arrivati. «Le Regioni stanno chiedendo al Governo – ha concluso il dg - di finanziare a parte i costi Covid rispetto alla spesa della sanità pubblica nazionale».

Il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri si è scagliata contro il Governo nazionale. «Sono indignata con il Governo. Dopo un surplus di spesa a causa del Covid e dopo aver messo in piedi una macchina organizzativa senza precedenti, non si possono fornire contributi ordinari alle Regioni. Non possiamo pensare di contrastare la pandemia con i coperchi e le pentole». «C’è un cortocircuito – ammette Lucia Fontana, presidente della Ccts e sindaco di Castello - tra chi ci governa a livello centrale e chi è in trincea sul territorio».

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