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Dopo l'alluvione / Farini

Difesa del suolo in Valnure, conclusa la messa in sicurezza di Nure e Lavaiana

La vicepresidente della Regione Priolo all'inaugurazione: «Attenzione costante per questo territorio, gravemente ferito dalla piena del 2015»

Doppio intervento nel bacino del Nure, nel comune di Farini, per ripristinare il corretto deflusso delle acque e rinforzare le opere idrauliche danneggiate dalle piene del fiume. Un investimento dal valore di 150mila euro, finanziato dalla Regione, che ha riguardato alcuni tratti del torrente Nure e del Lavaiana con lavori di sistemazione delle strutture idrauliche e ricalibratura dei corsi d’acqua.

Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Difesa del suolo e alla Protezione civile, ha svolto un sopralluogo la mattina di domenica 12 marzo per visionare le opere portate a termine, prima di prendere parte al taglio del nastro del Farini Bike, centro di accoglienza e servizi per ciclo-turisti realizzato dal Comune nel centro dell’abitato di Farini. Un progetto portato a termine grazie al contributo regionale di 50mila euro, a cui si sono aggiunti 21mila euro stanziati dal comune. «Dopo la grave alluvione del 2015 - afferma la vicepresidente Priolo, che poi ha fatto tappa anche nel vicino comune di Ferriere - la Valnure è stata interessata da importanti cantieri di mitigazione e riduzione del rischio idraulico che tuttora continuano, a dimostrazione di un impegno della Regione che resta costante a favore di questo angolo di Appennino». Oltre alle opere già realizzate, tra fondi comunitari e Pnrr sono in arrivo nuove e importanti risorse per un totale di oltre 2 milioni: permetteranno di proseguire nella messa in sicurezza dell’intera asta del Nure, del torrente Grondana e di consolidare gli abitati di Brugneto e Casale di Brugneto.

Il sopralluogo a Farini
Lungo il torrente Nure, in località Vecchio campo sportivo a monte dell’abitato di Farini, la vicepresidente Priolo ha svolto un sopralluogo sulle opere appena ultimate che hanno riguardato la ricostruzione e la manutenzione di pennelli in pietrame, oltre consolidamento della sponda sinistra esposta all’erosione.

A valle del capoluogo, all’altezza del depuratore comunale, sono state invece ripristinate le copertine delle due traverse in cemento armato e le relative scale di risalita per i pesci. Sul torrente Laviana, tra le località Molino Canevari e Molino Selva a monte di Farini, si è invece effettuata la manutenzione e la ricostruzione, dove necessaria, delle platee in pietrame di una decina di briglie in gabbioni.

Gli interventi sono stati progettati e curati dall’Ufficio di Piacenza dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e si collocano tra gli interventi realizzati alluvione e i gli eventi di piena che hanno colpito il territorio negli ultimi anni. 

Le nuove opere finanziate con fondi comunitari e Pnrr
Nell’ambito del pacchetto da 9 milioni di euro del Pnrr per 10 cantieri volti a prevenire il rischio idraulico e mitigare il rischio idrogeologico nel territorio piacentino, alla Val Nure sono destinati 1 milione 850mila euro. In particolare, un intervento da 1 milione garantirà risagomatura e riprofilatura, riqualificazione morfologica dell’alveo, manutenzione ed integrazione delle opere idrauliche lungo il Torrente Nure lungo tutta l’asta fluviale, da Ferriere a Pontenure. Si affiancherà al cantiere da 850mila euro previsto per avviare il consolidamento di Brugneto e Casale di Brugneto, abitati del comune di Ferriere interessati da una storica frana. Sono previste opere strutturali, con la posa di tiranti e pali.

Sempre a Ferriere, ulteriori 180mila euro derivanti dai fondi comunitari Fsc serviranno per la manutenzione straordinaria, il ripristino e l’integrazione di opere di difesa spondale e per il miglioramento dell'officiosità idraulica nel torrente Nure e torrente Grondana, suo affluente di destra.

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