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Giovedì, 25 Aprile 2024
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È tempo di donazioni per arricchire le biblioteche delle scuole e «far scoprire la lettura fin da piccoli»

L’iniziativa dei genitori accolta dalla scuola dell’infanzia San Quintino di Gossolengo, una delle numerose realtà piacentine che aderiscono al progetto #Ioleggoperchè: per donare c’è tempo fino al 28 novembre

È tempo di donazioni per arricchire le biblioteche scolastiche e «far scoprire la lettura fin da piccoli». A promuovere la cultura del libro i genitori degli alunni e la stessa scuola dell’infanzia paritaria San Quintino di Gossolengo, una delle numerose realtà piacentine che aderiscono a #Ioleggoperchè, iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Editori, sostenuta dal Ministero per la Cultura - Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore e del Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. Un progetto nazionale di promozione della lettura che coinvolge docenti, librai, studenti ed editori e che negli anni ha portato alla donazione di oltre un milione di libri alle biblioteche scolastiche di tutta Italia.

Obiettivo: mettere a disposizione di alunni delle scuole dell’infanzia, della primaria e della secondaria - qui la ricerca per visionare tutti gli istituti piacentini che aderiscono al progetto – un sempre più ampio patrimonio di conoscenza. A partire dal 20 novembre e fino a domenica 28 novembre, chiunque lo desideri può raggiungere le librerie gemellate con la scuola a cui desidera fare la donazione, nel caso della materna di Gossolengo è Labussandri in via Don Borea a Piacenza, e selezionare i volumi che desidera regalare alla biblioteca scolastica. Inoltre «al termine della raccolta, gli Editori contribuiranno con un numero di libri pari alla donazione nazionale complessiva (fino a un massimo di 100.000 volumi) – specifica il portale del progetto - donandoli alle scuole e suddividendoli secondo disponibilità tra tutte le iscritte che ne faranno richiesta attraverso il portale».

Un’iniziativa che si diffonde anche tramite l’esperienza: «Ho scoperto l’esistenza di #ioleggoperchè lo scorso anno e visto il successo che aveva avuto tra i bambini, ho pensato di proporla» spiega Chiara Migliorini, mamma di un alunno e rappresentante di una delle sezioni della San Quintino. «Abbiamo condiviso l’idea con gli altri genitori e la scuola l’ha accolta con entusiasmo, quindi siamo partiti». Il desiderio è quello di sostenere i più piccoli nel piacere dell’ascolto della lettura, per poi poterla coltivarla in autonomia “da grandi”: «I libri sono veicoli per imparare ad esprimere le proprie emozioni, per imparare a relazionarsi con gli altri, aprono le porte alla fantasia e alla creatività».

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