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«Ecce Homo, tutti insieme abbiamo fatto una bella cosa»

I presidenti Sforza Fogliani (Banca di Piacenza) e Braghieri (Opera Pia Alberoni) d’accordo nel decretare il successo dell’Ostensione del capolavoro di Antonello da Messina a Palazzo Galli, nonostante le difficoltà legate all’emergenza del virus Corona

«Tutti insieme abbiamo fatto una bella cosa». Lo ha detto il presidente esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani, tracciando un bilancio dell’evento Ecce Homo nel corso del finissage (in diretta streaming) dell’Ostensione a Palazzo Galli, nella dodicesima e ultima giornata delle manifestazioni collegate (20 e tutte gratuite) all’iniziativa culturale organizzata dall’Istituto di credito in collaborazione con l’Opera Pia Alberoni.

Un momento conclusivo che ha avuto come protagonisti - oltre naturalmente al Cristo alla Colonna - il presidente Sforza Fogliani e il presidente dell’Opera Pia Alberoni Giorgio Braghieri, sollecitati dalle domande del giornalista Robert Gionelli. L’intrattenimento musicale - sotto la direzione artistica del Gruppo strumentale Ciampi - è stato affidato a Tatiana Alquati, che con la sua arpa ha suonato musiche di B. Andrés, Gingembre, G. Donizetti, P. Alvars, L. Delibes e P. I. Tchaikovskij.

«E’ stato un successo - ha sottolineato l’avv. Sforza - anche se le attuali condizioni legate alla pandemia ci hanno costretto a fare qualcosa di molto più limitato, ma che era il massimo possibile». Il presidente ha ringraziato il dott. Braghieri e i suoi collaboratori: «Con il loro aiuto abbiamo superato diverse difficoltà, grazie anche all’intervento del ministero. Voglio anche ringraziare l’ing. Tagliaferri e tutto l’Ufficio Economato, perché con i tempi stretti che avevamo hanno fatto miracoli; uguale gratitudine esprimo alla dott. Lavinia Curtoni e allo staff dell’Ufficio Relazioni esterne. Grazie anche al personale tecnico e di custodia».

Il presidente Sforza ha poi compiuto un salto nel passato ricollegandosi alla presentazione (uno degli eventi collaterali) del libro strenna della Banca su Pier Luigi Farnese. «I congiurati - ha argomentato - erano in lite fra di loro, ma uniti quando si trattava di difendere Piacenza dagli invasori esterni. Il contrario di quello che capita oggi. Sgarbi ha ragione quando dice che non sappiamo farci propaganda fuori dal territorio di appartenenza. Già con la Salita al Pordenone e ora con l’Ecce Homo, pensiamo di aver indicato una strada che può servire a Piacenza per andare oltre le proprie mura». E a questo proposito sono stati ricordati i tanti passaggi dell’evento Ostensione sulla stampa nazionale. Sottolineato anche il ruolo fondamentale degli sponsor (Arca, Assiteca, Ivri-Sicuritalia, La Tribuna, Pagani, Spazio) e dei media partner Il Nuovo Giornale e Radio Sound.

Il dott. Braghieri dal canto suo ha posto l’accento sul «segnale di speranza attraverso la cultura» che con questo evento, insieme all’esposizione del Klimt, si è voluto dare in un momento di grande difficoltà sanitaria ed economica. Il presidente dell’Opera Pia ha elogiato «la determinazione dell’avv. Sforza, che non si è mai fermato di fronte alle difficoltà». Ora la tavoletta tornerà nel caveau della Banca (che si è volentieri resa disponibile ad ospitarlo) in attesa di rientrare, fra due o tre mesi, nel risistemato appartamento del cardinale Alberoni, «con l’auspicio - ha detto il dott. Braghieri ringraziando ancora la Banca locale per l’importante ruolo che svolge sul nostro territorio anche per la cultura - che i musei a marzo possano tornare ad aprire le loro porte ai visitatori».

Nel corso del finissage, ha portato il suo saluto il presidente della Camera di Commercio Filippo Cella, che si è congratulato per l’iniziativa e si è impegnato, nel 2021, ad essere partner, con l’Ente camerale, di eventi che «attraverso la bellezza promuovono il nostro territorio».

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