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«Ecco cosa non va del progetto di ammodernamento della Statale 45»

Le osservazioni di Legambiente, NoTube e comitato “Terme Valtrebbia” rivolte ad Anas e al Ministero

Legambiente Piacenza Circolo Emilio Politi, Comitato NoTube, Comitato Terme e Val Trebbia dopo gli incontri pubblici che si sono tenuti a Rivergaro, Bobbio e Travo di presentazione e discussione del progetto di ammodernamento Anas, SS45 di Val Trebbia tratto Rivergaro – Cernusca, hanno depositato le osservazioni al Ministero della Transizione Ecologica a firma di Fabrizio Binelli.

«Vediamo i vari tratti – informano i proponenti delle osservazioni - salendo da Rivergaro verso Cernusca. Viene fatta presente la pericolosità dell’innesto con la strada provinciale 40 per cui si chiede di inserire una rotonda e rivedere il punto di immissione. Si chiede di eliminare la rotonda per immettersi nel quartiere Molinazzo. Si avanza la proposta di sistemare l’innesto con Rallio che ha maggiore rischiosità a causa di afflussi e pendenza della strada stessa, di eliminare la rotonda prevista a Cisiano, sostituendola con uno svincolo canalizzato, di togliere la rotonda prevista a Le Piane. Fino in prossimità di Coni si boccia il tratto in variante chiedendo invece una risagomatura delle curve con adeguamento della sezione stradale e di togliere la rotonda che anche qui è stata progettata. Ok alla rotonda a Casino Agnelli per lo svincolo a Travo in quanto già c’è lo spazio per poterla realizzare e si mette in sicurezza uno svincolo con notevole flusso veicolare. Si boccia la rotonda a Quadrelli che ha la funzione solo di accedere al fiume e anche quella di Dolgo».

«A riguardo del viadotto da 180 metri a Cernusca si propone di ridurlo rettificando due curve ottenendo un bilanciamento tra le esigenze viabilistiche, l’inserimento nel paesaggio, la riduzione dei tempi di realizzazione e con minore materiale da utilizzare. Inoltre alcuni tratti di canali verrebbero artificializzati con massi cementati, perciò si propone di sostituire questi interventi con sistemi naturali e permeabili, come già sono indicati nella progettazione naturalistica, privilegiando uso di pali in castagno, gabbionate con pietrame sciolto locale e rinverdimenti con salici in un’ottica di economia circolare e a tutela della fauna ittica e del paesaggio. Sarebbero previste anche 5 barriere antirumore, si propongono quelle non trasparenti perché sarebbero un grave danno per l’avifauna come già si verifica a valle di Perino di fronte alla località Rivebelle. Ci si domanda inoltre, a riguardo di quelle misure di compensazione che includono la piantumazione di specie vegetali tipiche del contesto naturale esistente, se la manutenzione sia efficace per mantenerle in vita altrimenti si propone una adeguata fideiussione al fine di garantire la manutenzione nel tempo. Si concludono le osservazioni chiedendo vengano messe queste proposte nella documentazione di progetto per vedere la differenza con l’ipotesi progettuale avanzata e l’opzione zero».

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