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Fiorenzuola / Fiorenzuola d'Arda

«Ecco i Centri per l'Impiego di comunità: con il lavoro dignità e benessere per persone e territorio»

Comune di Fiorenzuola e Agenzia regionale per il Lavoro hanno siglato l’accordo per dotare il Centro per l’Impiego di una nuova sede nell'ex Liceo. L'assessore regionale Colla: «Uffici non solo burocratici ma in rete con il territorio»

Comune di Fiorenzuola e Agenzia regionale per il Lavoro hanno siglato l’accordo per dotare il Centro per l’Impiego di una nuova sede. Come anticipato a dicembre, gli uffici che si trovano in via Boiardi necessitano di più spazi. Così il Comune ha messo a disposizione il piano terra della palazzina dell’ex Liceo di piazzale Taverna che, grazie ad un contributo di oltre 325mila euro della Regione e a 214mila stanziati dal Comune, verrà risistemato per ospitare il Centro per l’Impiego. Il via formale al percorso che dovrebbe portare alla piena operatività della nuova sede entro due anni, è stato dato nella mattinata di martedì 22 febbraio. In Comune a Fiorenzuola, oltre al sindaco e alla Giunta, erano presenti l’assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla, i dirigenti dell’Agenzia regionale per il Lavoro, rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni che oggi hanno la loro sede nella palazzina oggetto di lavori, e dalla quale dovranno poi trasferirsi.

«IN EMILIA-ROMAGNA CENTRI PER L’IMPIGO DI COMUNITA’»

A Fiorenzuola come in tutta la regione «si investirà non solo sui muri ma anche sulle tecnologie e sulle persone» perché «il Centro per l'Impiego deve conoscere il territorio, il sistema produttivo e sociale ed essere in rete». Da qui l'investimento di 76 milioni di euro della Regione Emilia-Romagna per creare «Centri per l'Impiego di comunità, che non aspettano il territorio ma che essi stessi prendano il territorio». Così l’assessore Colla ha annunciato le politiche e gli investimenti che la Regione Emilia-Romagna sta portando avanti sui Centri per l'Impiego. «Abbiamo bisogno che il pubblico sia all'altezza di una nuova rappresentanza, di una nuova qualità» e «dobbiamo riscoprire il potenziale e la forza dei Centri per l'Impiego che sono una risposta importante per imprese, professionisti e figure fragili». Così la Regione sta investendo per fare «formazione e master alle figure che lavorano in questi uffici, per i quali sono stati definiti i dirigenti che gestiscono le diverse aree di riferimento: vogliamo avere noi il governo e impostare il rapporto occupazionale di risposta al sistema. Questa operazione vuole portare ad avere non uffici in attesa di espletare funzioni puramente burocratiche, ma luoghi pubblici di qualità, in rete con il territorio e in grado di accogliere, riconoscere i talenti e accompagnarli in un percorso personalizzato verso uno sbocco occupazionale». Analizzando alcuni dati Colla ha spiegato che «una Regione cresciuta nel 2021 del 6,9% in termini di sviluppo, nel 2022 recupererà il delta perso i termini occupazionali, tornando al 5% di disoccupati», guardando a «chi ha uno stipendio ma che non gli permette di vivere con dignità: oggi chi ha 4 ore di lavoro non è un lavoratore come dicono gli indicatori Istat ma una figura che non riesce a vivere». Per l'assessore regionale «la sfida non è solo quella della transizione della sostenibilità ambientale ma una transizione delle condizioni economiche dei soggetti e delle imprese». Da qui la «nuova sfida contemporanea della tecnologia che dobbiamo gestire e governare per non correre il rischio che tante imprese finiscano nella bolla di povertà».

«LAVORO CENTRALE PER DIGNITA' PERSONE E PER UN INTERO TERRITORIO»

Per l’Amministrazione Gandolfi «assicurare gli spazi più idonei e più funzionali ai Servizi per l’Impiego è una priorità ineludibile: il lavoro è un fattore centrale per la dignità delle persone e il benessere delle famiglie e dunque un fattore decisivo per la dignità e il benessere di un intero territorio». Così il sindaco dopo l’intervento dell’assessore regionale. «Il lavoro sta profondamente cambiando – ha aggiunto il primo cittadino - ma quale siano le ripercussioni talvolta drammatiche sulla vita delle persone e delle loro famiglie è una riflessione troppo spesso sottovalutata, lasciata innanzitutto ai tecnici e agli operatori di settore». Gandolfi ha sottolineato quanto detto da Colla sui servizi che sono chiamati ad erogare i Centri per l’Impiego «quasi sempre a dover gestire ciò che non ha funzionato nel processo di socializzazione e inserimento lavorativo, chiamati a reggere le situazioni di crisi derivanti da mutamenti nell’organizzazione del lavoro e della domanda. La loro azione si riverbera direttamente sul clima di convivenza di un intero territorio. Se ne parla troppo poco. A volte si pensa di ovviare con iniziative private, col volontariato organizzato o con l’associazionismo. Tutte iniziative lodevoli: ma personalmente ritengo che le responsabilità e le competenze vadano innanzitutto riposizionate e ascritte ai servizi istituzionali, investendo innanzitutto nella loro capacità di risposta».

«ECCO LE CRITICITA’ ALLA PIENA OCCUPAZIONE: SERVE ALLEANZA»

«Occupazione giovanile sottodimensionata e quella over 50 in sofferenza, contratti precari, occupazione femminile sottodimensionata storicamente, inattivi che non cercano lavoro, concentrazione di manodopera non qualificata nei servizi aspecifici, tecnologia che cancella funzioni lavorative, competenze mancanti per lavori emergenti e competenze ridondanti per  lavori in estinzione, criticità dell’inserimento e del reinserimento di persone disabili e soggetti fragili». Sono questi secondo il sindaco Gandolfi gli «ostacoli alla piena occupazione e per vincere una simile sfida risulta necessaria la costruzione di un’alleanza tra tutti, la sottoscrizione congiunta di un quadro di impegni condiviso e di azioni finalizzate a sostenere l'occupazione delle persone espulse dal mercato del lavoro o a rischio di esclusione che impegni istituzioni e parti sociali a livello locale e sovralocale».

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