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Giovedì, 25 Aprile 2024
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«Ciao Elisa, la tua morte è un dolore insopportabile ma speriamo tu ora sia felice»

La morte della piacentina Elisa Pomarelli, la giovane uccisa da Massimo Sebastiani il 25 agosto del 2019, è ancora una ferita aperta per la sua famiglia e per chi le voleva bene. Proprio la famiglia, nella giornata contro la violenza sulle donne, ha dedicato alla ragazza questa lettera

La morte della piacentina Elisa Pomarelli, la giovane uccisa da Massimo Sebastiani il 25 agosto del 2019, è ancora una ferita aperta per la sua famiglia e per chi le voleva bene. Proprio la famiglia, nella giornata contro la violenza sulle donne, ha dedicato alla ragazza questa lettera, pubblicata sulla pagina Facebook "Non una di meno Piacenza".

Ciao Elisa, figlia mia , 
sono più di tre anni che non ci vediamo e non ci abbracciamo come facevamo prima con tanto amore. Mi manca tanto tutto questo!!! Spesso ricordo le nostre passeggiate e quante risate facevamo. Si perché tu eri una ragazza solare sempre con la battuta pronta. Parlavamo anche della tua paura di non essere accettata dalla società per i tuoi sentimenti verso le donne. Io ti dicevo che una persona deve essere sempre se stessa senza avere paura dei giudizi delle altre persone. Inoltre ne abbiamo sempre parlato che contava solo la tua felicità qualunque sia stata la tua scelta. Purtroppo parlare di tutto questo risulta difficile per alcune persone e porta a un’incomprensione che crea parole che non esistono. Lo hanno fatto i giornali. Lo hanno fatto molte persone ma non importa io so chi eri. 
La tua morte è stata ed è ancora un dolore insopportabile. Si impara a conviverci ma la ferita non si rimarginerà mai. Sarai sempre nel mio cuore e nei miei pensieri. Se penso a quanto ci hai aiutato perché tu sapevi trovare sempre una soluzione davanti a qualsiasi problema. Adesso ci troviamo sole e soli io, il papà e le tue sorelle. Senza di te ci troviamo perse su questa terra. Ricordo che a te piaceva tanto la canzone di Bennato “L’isola che non c’è” perché ti faceva sognare, come faceva sognare me. Spero che tu l’abbia trovata e che tu possa essere felice. Spero inoltre un giorno di poterti rivedere e abbracciare. Su questa terra ci sono troppe cattiverie e ingiustizie. Tu amavi la vita ma purtroppo ti è stata tolta e in modo violento. Hai sempre rispettato tutti e tutte e non hai mai invaso la libertà delle altre persone. Purtroppo sul tuo cammino hai incontrato una persona cattiva, un assassino. Per pensare che in qualche modo posso ancora esaudire i tuoi desideri abbiamo adottato un cane, non odiarmi, lavoravo tanto quando me lo chiedevi ed eravate ancora piccole. Manchi molto alla tua gatta Meghina. Vorrei tanto tu fossi ancora qui.  
A presto Elisa .      
Ti vogliamo tanto bene 
Mamma, Papà, Debora e Francesca

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