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Addio a Ernesto Leone, maestro di giornalismo: «Esperto del lavoro di redazione, è stato un punto di riferimento»

Si è spento nella casa di riposo Vittorio Emanuele. Il ricordo di Emanuele Galba: «Professionalmente e moralmente ha dato un grande contributo a fondare la Voce Nuova nel 2002»

Il giornalismo piacentino piange un grande professionista, e memoria storica, che ci ha lasciati. Ernesto Leone si è spento nella casa di riposo Vittorio Emanuele dove era ospite da qualche tempo. Per tanti anni caporedattore del quotidiano Libertà, a metà degli anni Novanta ne era divenuto anche direttore responsabile. Considerato da tanti giornalisti come un punto di riferimento per la professione, aveva poi contribuito alla nascita, nel primi anni Duemila, del quotidiano La Voce Nuova, poi divenuto La Cronaca di Piacenza, fucina e palestra di una intera nuova generazione di giornalisti piacentini.

«In tanti siamo cresciuti con lui, è stato un grande maestro - ricorda il giornalista Emanuele Galba - insegnava il mestiere perché era un giornalista con grande esperienza, soprattutto nel lavoro di redazione. Ti faceva imparare la precisione, il fatto di domandarsi se un titolo fosse comprensibile a tutti, ti insegnava a lavorare in un certo modo. Professionalmente e moralmente ha dato un grande contributo a fondare la Voce Nuova nel 2002: con la sue esperienza collaborava e dava supporto a una redazione di giovani giornalisti che, nonostante il grande entusiasmo, avevano ancora poca esperienza. Tutti lo ricordano di sera fino a tardi in redazione, insieme anche al compianto Vito Neri, che con grande attenzione controllava il lavoro pronto per andare in stampa». Ecco un bel ritratto che Carlo Giarelli aveva fatto di recente su Ernesto Leone.

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