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Famiglie arcobaleno in tribunale, invitate a Rimini dal Bagno 27 della passerella rainbow

Stefano Mazzotti ha chiesto ad Arcigay Rimini di contattare le famiglie interessate per offrirgli qualche giorno di vacanza nel suo stabilimento balneare

«Quando ho saputo di queste sentenze ho pensato subito alla evidente sproporzione di trattamento dei due casi. Da una parte la sentenza di Bologna, così avanzata, dall'altra invece si vede una legittima richiesta delle famiglie di poter legalizzare la propria situazione familiare che viene sanzionata amministrativamente, e mi è dispiaciuto molto». Queste le parole di Stefano Mazzotti, "BagninoTop" del Bagno 27 di Rimini, quello dell'ormai celebre passerella rainbow.

Si riferisce alla recente sentenza del Tribunale di Bologna sulla famiglia delle due mamme Sonia e Paola di Forlì che ha avuto non solo il riconoscimento della step-child adoption ma anche dei rapporti di parentela. Ora i loro figli, che da sempre vivono insieme, sono fratellini e sorelline anche davanti alla legge. Si riferisce anche alla recente sentenza riguardo le due famiglie di Martina e Claudia, e di Sara e Irene, che si sono viste condannare, punitivamente, al pagamento di 10mila euro per spese legali al comune di Piacenza. Comune che sicuramente avrebbe potuto trovare il modo di mitigare la richiesta, per esempio come risparmio conseguente alla rinuncia al ricorso in Cassazione, e invece quella famiglia ha dovuto vendere l'auto per pagare questa vendetta da parte del comune.

E così Stefano Mazzotti ha chiesto ad Arcigay Rimini di contattare le tre famiglie interessate per offrirgli qualche giorno di vacanza nel suo stabilimento balneare. «Mi rendo conto che contro le discriminazioni c'è ancora molto da fare, e la mia scelta di dipingere la passerella coi colori della bandiera Lgbt per me non è solo una dichiarazione di intenti ma la precisa volontà di fare qualcosa per le persone che devono combattere tutti i giorni discriminazione e pregiudizio» – ha continuato Stefano. «Mi sono immaginato nella loro situazione, e pensare la mia famiglia come non riconosciuta dalla legge mi ha atterrito. Credo che un gesto di accoglienza possa avere per loro un effetto positivo e incoraggiante, per mostrare il nostro affetto e la nostra vicinanza a queste tre famiglie».

«È un gesto bellissimo e molto significativo - commenta Marco Tonti, coordinatore Arcigay Emilia-Romagna e presidente di Arcigay Rimini - perché mostra un modo nuovo di essere solidali. Una vicinanza morale e materiale, un'alleanza che ci mostra il potenziale di un futuro più bello e accogliente. Quello di Stefano Mazzotti spero sia un esempio che possa far rompere gli indugi a tante altre persone e spingerle a esporsi, specialmente ora che si discute, tra mille calunnie e ignobili attacchi, la legge contro l'omo-transfobia. Abbiamo bisogno del sostegno della società civile, quella civile davvero, ora più che mai».

«Ringraziamo Stefano Mazzotti per la gentilezza di questo gesto», dichiara Davide Bastoni presidente di Arcigay Piacenza. «Fa stare bene pensare che al mondo esistano persone con questa sensibilità, che non hanno paura o reticenza a fare quello che possono per sostenere chi deve lottare ogni giorno contro i pregiudizi e per una vita serena. Comunicheremo alle due famiglie la sua offerta, sono sicuro che gli farà molto piacere».

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