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Chiude dopo 48 anni di attività il negozio "Pesca sport Garilli”

Adriana Guarnieri con il marito Gaetano Garilli ha aperto il negozio dedicato agli appassionati di pesca nel lontano 1972. A Natale cessa la storica attività della Farnesiana

«Perché chiudiamo? Abbiamo 163 anni in due, siamo stanchi, è venuto il momento». A fine anno cesserà l’attività, dopo 48 anni, il negozio di “Pesca sport Garilli” di strada Farnesiana. Il negozio, aperto nel 1972 dai coniugi Gaetano Garilli e Adriana Guarnieri, è tuttora portato avanti dalla donna, che a dicembre abbasserà la serranda.

Originari di Caorso, nel 1962 i due si sono sposati. Dieci anni più tardi, nel febbraio 1972, hanno aperto il punto vendita, che è sempre 2-16rimasto al civico 75. «Abbiamo sempre vissuto qua vicino – racconta Adriana - nel quartiere Farnesiana, non ci siamo mai spostati. Mio marito lavorava per l’Enel e faceva le gare di pesca. Era una sua grande passione, girava ovunque per gareggiare». Nacque così l’idea di aprire un negozio dedicato alla pesca.

«Quando ho iniziato a lavorare qua dentro – spiega la moglie – non sapevo nulla di pesca. Inizialmente lo gestivamo insieme, in seguito a un infortunio di Gaetano sono stata più che altro io ad occuparmi di tutto. Insomma, me l’ha rifilato questo negozio, a me che non sapevo nulla di pesca!». Ma Adriana in breve tempo, tra ami, esche, mulinelli, canne, girelle, nasse e stivali, recupera il terreno. «Anzi, mi sono appassionata e ho fatto anch'io qualche gara».

I due hanno dato vita anche a una società di pesca. «Il negozio era diventato un punto di riferimento. Tante persone venivano a far passare il tempo libero qui. È come una famiglia». Per il dispiacere di molti clienti il negozio tra meno di due mesi chiuderà. «Sì, abbiamo deciso di farlo, siamo stanchi. Abbiamo 83 e 80 anni, è giusto così. Abbiamo tre figli, ognuno ha il suo lavoro. Il negozio è di nostra proprietà e lo metteremo in vendita».

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La pesca un tempo aveva moltissimi appassionati. «Prima si andava soprattutto nel Trebbia – precisa Gaetano - nel Po e si faceva qualche gara anche nel Chiavenna. Ora hanno chiuso gli argini e non si può più andare. Per i pescatori è rimasto ben poco, ci si accontenta dei laghetti. Tanti pescatori si sono stufati».

L’ultimo anno di attività, questo 2020, ha visto la serranda chiusa a lungo. «A gennaio e febbraio tradizionalmente ci riposiamo – spiega Adriana -, poi è scattato il lockdown e fino a maggio non c’è stato verso di aprire». Ultimi due mesi di lavoro, così, per la signora. «Anni indietro c’erano dieci negozi di pesca, ora tre. L’anno prossimo, con la nostra chiusura, due. Ormai si compra su internet, e molti supermercati vendono esche e altri prodotti». «La pesca è uno sport poco considerato – aggiunge Gaetano –, che meriterebbe più attenzione». Il pescatore più bravo quale è? «Quello che ha bel un po’ di culo», risponde il marito.

I due coniugi ringraziano i clienti più fedeli. «Abbiamo avuto una bella compagnia lungo tutti questi anni, tanti amici sono sempre passati di qua». «Non sapranno più dove andare – scherza il signor Gaetano – e a quel punto si ricorderanno del negozio “Garilli” e ci rimpiangeranno». Un paio di questi, fuori dal negozio, sentono la frecciatina amichevole e replicano: «Non sapranno cosa fare loro, nessuno se li immagina a casa a non fare niente quei due...».

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