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Festinquota a Lago Moo soffia su trenta candeline

Sabato 20 e domenica 21 Ferriere rinnova l’orgoglio e la fatica di una festa che non ha eguali nel panorama delle feste piacentine

Ferriere. Da 30 anni, tra entusiasmo, difficoltà, nuove idee e fatica, si rinnova Festinquota, l’appuntamento escursionistico nella verde prateria di Lago Moo.  Sabato 20 luglio alle ore 16 con l’apertura degli stand gastronomici e, nel pomeriggio, con i “Giochi di una volta” e per i bambini la ricerca di Gasparino e dei folletti del bosco. Alla sera si canta e si balla con il complesso “Cani della Biscia”. Domenica dalle 7 colazione in quota, alle 11 la S. Messa, alle 12,30 pranzo con le specialità ferrieresi, in particolare le tagliatelle con i funghi. Nel pomeriggio festa per il 30esimo compleanno della “Festa” con musica e divertimento; a seguire dimostrazione di ricerca persone disperse con Obedience ed Agility Dog del Gruppo Cinofilo “La Lupa”. Sarà possibile pernottare in tenda acquisendo l’autorizzazione per la quale occorre compilare lo specifico modulo pubblicato sul sito www.prolocoferriere.com, oppure rivolgendosi all’Ufficio a piano terra del Comune dalle 9 alle 16 di sabato prossimo.

L’area della festa sarà coperta da w-fi gratuita a cura di Pro8getto.net. Diversi i percorsi possibili per raggiungere Lago Moo (mt 1116): dai Cerri di Rocca con una percorrenza di 90 minuti circa; analogo tempo per la pista di Canadello esposta al pieno sole.  Un tempo doppio partendo da Cassimoreno e costeggiando la Rocca dell'Aquila. Qualche decina di minuti in più scegliendo le vie da Pertuso o dal Passo dello Zovallo.

LA STORIA

Trent’anni fa, da una chiacchierata di una tarda serata primaverile – ricorda il presidente della Pro Loco di Ferriere Stefano Scaramuzza -  tre amici ricordando come in ogni frazione fosse  un tempo consuetudine svolgere i festeggiamenti del santo patrono dopo i riti religiosi all’aperto dove per l’occasione si trasferiva anche l’osteria del paese - ebbero la felice pensata di organizzare una Festa a Lago Moo. Ne discussero a lungo nei giorni successivi, specie per le difficoltà logistiche: un conto era “portare l’osteria” nelle vicinanze delle case, cosa, complicata e diversa, era trasferirla a Lago Moo. Alla fine Festinquota decollò  riscuotendo  da subito un successo oltre ogni aspettativa.

Noi, all’epoca giovanissimi – evidenzia Scaramuzza -  sull’onda dell’entusiasmo, abbiamo, nel tempo, ricostituito la Proloco e ci siamo attrezzati e organizzati affinché la manifestazione diventasse l’appuntamento annuale del ritrovarsi nella prateria del lago, da raggiungere esclusivamente a piedi, a cavallo o in bicicletta. Tre modi di muoversi che permettono a ciascuno di godersi l’ambiente rispettandolo e così l’evento nel corso degli anni si è ampliato e consolidato.

L’intento che ci ha sempre animato è stato quello di stimolare i partecipanti ad avvicinarsi anche agli altri luoghi di rara bellezza di Ferriere, imparando via via i sentieri che possono diventare una conquista. Camminare su un sentiero può essere una scoperta e un arricchimento se ci si guarda intorno “vedendo” e se si ascolta “sentendo”.

LA TESTIMONIANZA

In occasione di questo rinnovato stimolante invito a trascorrere una giornata tra paesaggi che alternano zone brulle a scenari dal verde vellutato, offriamo l'immagine del lago com'è stata descritta da don Aldo Boreri, nel 1939,  allora giovane sacerdote, appassionato cultore di storia del nostro Appennino.

Il lago non ha alcun immissario, ma tre freschissime ed adamantine sorgive alimentatrici con un piccolo argenteo emissario regolatore. Tutto il lago è suggestivo, leggiadro, attraente. Alti monti lo abbracciano come in un grande amplesso. Acque di cobalto, quasi sempre calme, mute e abbandonate al sonno sembra lo cullino con dolci nenie. Leggeri increspi di onde nel meriggio torrido e ventilato gli danno l'aspetto di lingue d'angeli, quasi melodia smorzata di un'arpa, trasportate sulle ali dello Zeffiro".

La Cartolina 2019-2

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