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«Fusione tra carabinieri e forestali? Nessuno ha ancora esultato, e il futuro è incerto»

Sulla fusione tra i due Corpi dello Stato interviene il Nuovo Sindacato Carabinieri dell'Emilia-Romagna

La segreteria regionale dell'Emilia-Romagna del Nuovo Sindacato Carabinieri, tramite il segretario generale Armando D’Angelis e l’aggiunto Giovanni Morgese, esprime, con le dovute cautele, uno spunto di riflessione sullo stato reale della fusione tra Arma dei Carabinieri e Corpo forestale. «Si è venuti a conoscenza - scrive il sindacato in una nota - che è stato avviato un sondaggio tra gli appartenenti al disciolto corpo forestale per testare il gradimento e prima di conoscerne lo scontato esito, sarebbe interessante fare una statistica su quanti militari forestali siano stati  denunciati alla Procura Militare per i reati contemplati dal codice penale militare di pace. Diventare militari in 24 ore e per "decreto" non può che aver creato disorientamento e smarrimento. L'obbedienza cieca che vige in alta quota e il motto "Il rancio è ottimo e abbondante" deve aver indotto in errore gli uffici preposti allo studio per l'integrazione della forestale. Ben 3300 ricorsi al Tar e 1500 ricorsi alla corte europea  avrebbero dovuto rappresentare un campanello di allarme?»
«Ad oggi - conclude la nota - non ho incontrato un forestale che abbia esultato per lo status militare acquisito e l'integrazione strutturale logistica è talmente lontana che potrebbero apparire figli di un dio minore. Va a finire che risulterà vera la fake news che l'Unione Europea vorrebbe la smilitarizzazione della quarta Forza Armata e l’accorpamento dei carabinieri alla Polizia di Stato. L’Arma dei carabinieri in un futuro più o meno prossimo, ma certamente non remoto, è destinata ad un inevitabile scioglimento?»

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