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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Garden Gourmet, il business game che premia l’alternativa vegetale

In Cattolica la finale del progetto della magistrale in food marketing con Nestlè

È un business game targato Nestlè quello che si è svolto all’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Piacenza, all’interno del corso di Food Marketing. Una sfida che ha visto confrontarsi diversi team sul mondo delle alternative vegetali, con l’obiettivo di aumentarne la penetrazione in un bacino di utenti che è restio a modificare le proprie abitudini alimentari.

È stata un’intensa mattinata di presentazioni e serrate sessioni di “Q&A” con la Giuria aziendale composta dai 7 manager di Nestlè, presieduta da Giorgio Mondovì, Business Executive Officer della divisione Food di Nestlè in Italia, al termine della quale è risultato vincitore il Gruppo "Cool from raw", composto da Andrea Bassi, Nicolò Cavazzini, Ekaterina Ignatova, Riccardo Michelini, Federico Rigo, Benedetta Ranzenigo e Federica Sassi.

Dopo un'accurata analisi sui comportamenti e sulle valutazioni dei consumatori, basata su una serie di focus group, il team vincente ha proposto un piano di idee di Trade & Shopper Marketing molto innovative e originali, ma al tempo stesso coerenti e realizzabili, con l'obiettivo di allargare la platea delle persone interessate a provare i prodotti “plant-based”, alternativi alle carni, andando aldilà dei pregiudizi. 

Riccardo Michelini, 24 anni, uno dei componenti del team vincitore, spiega che probabilmente ad avere attirato l’attenzione sul progetto è stata proprio «la forte base analitica e una proposta creativa di posizionamento che si integrava con la proposta di Nestlè». «Siamo stati molto diretti nel mostrare ai manager quale sia il percepito del consumatore, molto tradizionale, tanto più quello italiano che ha tradizioni ben radicate. Occorre in un certo senso educare il consumatore, facendo ad esempio comprendere i vantaggi di usare il macinato a base vegetale al posto del ragù. Ma come tutte le innovazioni è necessario un processo di avvicinamento che parli anche di sostenibilità e di varietà del gusto».

In particolare, a essere molto apprezzate dalla giuria sono state tutte le iniziative di “sampling” del prodotto, con modalità inedite per il mercato italiano, come ad esempio una piccola vending machine (ideata da una start-up americana) che distribuisce piccoli campioni omaggio di prodotti all'interno dei supermercati a fronte della presentazione di un buono sconto dotato di apposito QR code. Inoltre, l'intero progetto strizza l'occhio alla sostenibilità ambientale, mettendo in evidenza, con una logica “educational” nei confronti dei consumatori, i benefici che i prodotti “plant-based” in generale e quelli della marca “Garden Gourmet” in particolare apportano in termini di riduzione delle emissioni inquinanti. «Tutti i partecipanti sono stati bravissimi- sottolinea il professor Sebastiano Grandi, direttore della laurea magistrale in Food marketing -. Un ringraziamento particolare lo vorrei però riservare alla giuria d’eccezione: fare progetti con persone e aziende eccellenti è per noi motivo di grande soddisfazione».

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