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La 162esima Giornata dell’Unità d’Italia

Giornata dell'Unità, i valori nati nel Risorgimento hanno fatto l'Italia

Celebrata al Polo di mantenimento pesante, davanti a numerose scolaresche delle elementari. Al termine il generale Santamaria, comandante dell'Arma trasporti e materiali, invita tutti a unirsi in un abbraccio ideale nel grande piazzale

La 162esima Giornata dell’Unità d’Italia è stata celebrata non solo formalmente, ma anche fisicamente con una abbraccio finale che ha coinvolto tutti, al Polo di mantenimento pesante nord: soldati, scolaresche, ospiti, amministratori, istituzioni e lavoratori del grande stabilimento militare di viale Malta. Un finale corale per una giornata che ha festeggiato un momento che racchiude quattro grandi pilastri indentitari del Paese: la Giornata, infatti, è dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera. Il 17 marzo si ricorda il giorno in cui nel 1861 in cui a Torino nacque il Regno d’Italia. A dare un ulteriore senso alla celebrazione ci ha pensato la banda dell’Arma dei trasporti e materiali dell’Esercito. Tantissimi i bambini delle scuole elementari che hanno partecipato all’evento, accompagnati dalle insegnanti, sventolando bandierine tricolori.

Alla Giornata erano presenti il comandante generale dell’Arma dei trasporti e materiali, il tenente generale Sergio Santamaria, per anni comandante del Polo di mantenimento, e l’attuale vertice, il brigadier generale Giovanni Di Blasi (che è anche comandante di Presidio). Accanto a loro, il prefetto Daniela Lupo, il sindaco Katia Tarasconi e il presidente della Provincia, Monica Patelli. Di Blasi, rivolgendosi agli scolari, ha ricordato le tappe principali dell’Unità, i valori che rappresenta, gli episodi delle guerre risorgimentali e gli eroi che l’hanno realizzata, esortando «a non aver paura a mettersi in gioco». E ancora: «I valori che ci uniscono ci aiutano e ci hanno fatto superare prove grandissime». Sono, poi, seguiti gli interventi del prefetto, del sindaco («questa è una giornata da ricordare tutti i giorni») e del presidente della Provincia. Santamaria ha paragonato l’Unità a un grande condominio dove tutti gli abitanti sono italiani e «rispettano valori che sono costati un grande sacrificio a chi si è battuto per realizzarli». Dopo i discorsi ha avuto luogo l'alzabandiera (quella italiana e quella europea) e l'inno di Mameli cantato con voce da tenore da dal vice brigadiere dell'Arma dei carabinieri, Michele Brega. Alla fine, il generale ha incitato i bambini a darsi la mano e, sceso dal palco, ha invitato i presenti a radunarsi in un unico ideale abbraccio, lasciando le posizioni assegnate, nel piazzale di Santa Barbara.

La 162esima Giornata dell’Unità d’Italia ©Gis Image/IlPiacenza

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