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Vandalismi e schiamazzi notturni, il sindaco di Gragnano: «Chi ha figli torni a fare il genitore»

La riflessione di Patrizia Calza: «Spendere denaro pubblico per recintare giardini, togliere panchine o eliminare tutto ciò che può essere gradevole per evitare il riunirsi di queste povere anime abbandonate dai genitori, non può essere la soluzione»

Vandalismi e schiamazzi notturni, la sindaca di Gragnano: «Chi ha figli torni ad occuparsi di loro». Una riflessione sul comportamento dei giovani e sul ruolo dei genitori affidata dalla prima cittadina Patrizia Calza alla propria pagina Facebook. «Mi chiedo come fanno a dormire tranquilli i genitori di quelle ragazze o di quei ragazzi, spesso minorenni, che all'una, alle due, alle tre e financo oltre, invece di riposare nelle loro case, stazionano in luoghi pubblici, schiamazzando, lordando e, a volte, vandalizzando i medesimi luoghi. Così come mi chiedo anche se gli stessi genitori abbiano mai insegnato loro a gettare carta, plastica e rifiuti nei cestini, insomma un minimo di regole che contraddistinguono una società civile. Rifletto che, se la legge me lo permettesse, saprei come convincere questi giovani virgulti a cambiare abitudini ma purtroppo (??) non ci sono altri strumenti a disposizione se non quelli dell'educazione. Ciò che richiede tempo, dedizione e pazienza fin dalla più tenera età dei pargoletti. Ciò che evidentemente, per fortuna non in tutte, ma comunque in troppe famiglie è venuto a mancare. Costringere l'amministrazione a spendere denaro pubblico per recintare giardini, togliere panchine o comunque a eliminare tutto ciò che può essere gradevole per evitare il riunirsi di queste povere anime abbandonate dai genitori, non può essere la soluzione. Perché ci sarà sempre un'altra area verde da chiudere, un'altra panchina da togliere, un'altra telecamera da posizionare. Certo le amministrazioni e le forze dell'ordine non devono cessare di perseguire il mantenimento della sicurezza e della quiete pubblica, ma se i genitori abdicano al loro ruolo, cari miei, è finita».

«Nessun vigile, nessun carabiniere, nessun sindaco risolverà il problema - sottolinea la sindaca - perché nessuno di loro è importante quanto un genitore. Quelle del padre e della madre sono le prime autorità che si conoscano. Da qui ci si conforma. Se non temono di perdere il rispetto dei genitori, i figli, perché dovrebbero temere di perdere quello degli estranei? Allora vogliamoci un po’ più bene tutti. Chi non ha figli sia più paziente con i figli degli altri, ma chi ha figli torni a occuparsi di loro e a fare il genitore».

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