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Giovedì 5 novembre sciopero nazionale dei lavoratori del settore metalmeccanico

Uno sciopero di 4 ore con manifestazioni e presidi in tutta Italia per il rinnovo del contratto nazionale scaduto ormai da 10 mesi

«Ad un anno esatto dalla presentazione della piattaforma contrattuale, i metalmeccanici scioperano 4 ore con manifestazioni e presidi in tutta Italia per il rinnovo del contratto nazionale scaduto ormai da 10 mesi. In particolare lo sciopero vuole essere una risposta all’intransigenza di Federmeccanica e Assistal, che in questi mesi hanno nei fatti impedito la trattativa, insieme alla necessità di mettere al centro dell'iniziativa del sindacato i temi della salute e della sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, dei diritti e della difesa dell'occupazione e della valorizzazione e migliore tutela del lavoro metalmeccanico». Questo ciò che si legge nel comunicato unitario firmato da FIOM CGIL, FIM CISL, UILM UIL.

La mobilitazione dei metalmeccanici pone al centro sei questioni fondamentali: difesa dell’occupazione e rilancio dell'industria metalmeccanica; aumento del salario, miglioramento del welfare, dei diritti e delle tutele; salute e sicurezza dei lavoratori; stabilizzazione dell’occupazione precaria e introduzione della clausola sociale nei cambi appalti; riconoscimento delle competenze professionali; contrattazione dello smart working e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

In piazza dell'Esquilino a Roma si svolgerà dalle 10 di giovedì 5 novembre una conferenza stampa con Roberto Benaglia segretario generale Fim, Francesca Re David segretaria generale Fiom e Rocco Palombella, segretario generale Uilm. In apertura ci sarà il collegamento con i presidi delle diverse piazze per dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori.

A Piacenza lo sciopero è fissato in ciascun azienda (lo sciopero riguarda le aziende associate a Federmeccanica) per le ultime quattro ore di ogni turno di lavoro, quindi l'astensione dal lavoro avverrà in prevalenza nel pomeriggio. In mattinata, è prevista un'iniziativa di protesta ma riservata ai delegati sindacali (membri delle RSU, RSA, RLS di FIOM CGIL, FIM CISL, UILM) che si costituiranno in presidio davanti alla sede provinciale di Confindustria. Verranno rispettate con attenzione tutte le norme di sicurezza a tutela della salute dei partecipanti.

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