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Gossolengo, la previsione di impatto acustico per «tre fabbricati ad uso logistica»

La relazione allegata al Piano Urbanistico Attuativo per «fornire una previsione dei livelli sonori immessi nell’ambiente esterno e negli ambienti abitativi dall'attività del futuro insediamento logistico». Nella struttura «solo stoccaggio e movimentazione delle merci in attesa di spedizione»

Nessun’attività «di trasformazione o di confezionamento» nei «tre fabbricati ad uso logistica» che potrebbero essere realizzati nel comune di Gossolengo, per cui si prevede – sulla base dell’ipotesi del committente – un incremento del traffico di «100 auto e 15 mezzi pesanti al giorno per ognuno». È quanto si legge nella relazione di impatto acustico redatta a luglio 2021 per quello che viene denominato come «Nuovo insediamento produttivo ad uso logistica» su incarico della Società Agricola Gossolengo S.r.l. «al fine di valutare se i futuri insediamenti ad uso logistica da realizzarsi nel Comune di Gossolengo, a est della S.P. .28 “Agazzana”, rispetterà i limiti di rumorosità previsti dalla normativa vigente e risulti pertanto fattibile». Uno dei documenti allegati al Piano Urbanistico Attuativo, pubblicato il 13 ottobre scorso sull'albo pretorio del Comune.

Lo studio, fornisce quindi «una previsione dei livelli sonori immessi nell’ambiente esterno e negli ambienti abitativi dall'attività del futuro insediamento logistico, dal funzionamento delle sorgenti sonore a servizio dello stesso e dal traffico veicolare indotto», sulla base delle informazioni avute dalla Committente. Proprio attorno al termine “logistica” si è focalizzato l’acceso dibattito delle ultime settimane tra il Comune e il Comitato Regina, nato per opporsi a questa opzione, sostenuto dalla sezione provinciale di Legambiente. In più occasioni il primo cittadino Andrea Balestrieri ha sottolineato che l’ipotesi dell’insediamento da 150mila metri quadrati «non è non sarà mai un polo logistico», spiegando come l’area in questione dal 2013 sia «classificata e destinata a insediamento produttivo da una Pianificazione comunale approvata dalle precedenti amministrazioni», anche perché l’ipotesi di un polo logistico «avrebbe comportato un iter amministrativo diverso, anche con il doveroso coinvolgimento della Provincia». A questa tipologia di utilizzo - sottolinea il Comitato -  fa riferimento la relazione di impatto acustico, all'interno della quale viene anche menzionata l’attività prevista nelle tre costruzioni del progetto. «L’attività che verrà svolta all’interno degli edifici - è riportato nel documento - sarà solo diurna e prevede lo stoccaggio e la movimentazione di merci già confezionate. I prodotti verranno movimentati all’interno del deposito con attrezzature tipo carrelli elevatori elettrici e transpallets, verranno caricati su automezzi di grandi, medie e piccole dimensioni che distribuiranno i materiali ai destinatari finali». «All'interno della struttura - si aggiunge - non verrà svolta alcuna attività di trasformazione o di confezionamento ma solo stoccaggio e movimentazione delle merci in attesa di spedizione, senza l’ausilio di macchinari rumorosi. Su informazioni avute dalla Committente, all’esterno del deposito avverrà il transito dei mezzi fino al posizionamento in prossimità delle baie di carico/scarico».

Tra le sorgenti sonore d’interesse al fine della valutazione - compatibile nel risultato con i limiti previsti dalla legge -  c’è anche il «contributo traffico veicolare indotto all'esterno del parco logistico». «Su stime avute dalla Committente - precisa lo studio - con la realizzazione del nuovo polo logistico in progetto è previsto, rispetto al traffico attualmente presente, un incremento giornaliero di 100 automezzi e 15 mezzi pesanti per ognuno dei tre comparti previsti nel progetto. Il transito dall’ingresso del polo logistico all’area oggetto d’intervento avverrà, anche per motivi di sicurezza, a bassa velocità per brevi intervalli temporali fino al posizionamento degli stessi in corrispondenza delle baie di carico/scarico. Si evidenzia che l’incremento del traffico veicolare risulterà trascurabile sulla vicina S.P. n. 28 già caratterizzata da un flusso veicolare significativo mentre risulterà percepibile esclusivamente dalla S.P. n.28 verso il nuovo polo logistico lungo un tratto stradale che non attraversa abitati residenziali ma zone artigianali/industriali. I recettori considerati risentiranno solo marginalmente del transito dei nuovi veicoli previsti».

Martedì 23 novembre è in programma un'assemblea pubblica.

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