«Con il nuovo insediamento vantaggi per la collettività: così si sviluppa il nostro Comune»
Il sindaco di Gossolengo Andrea Balestrieri in una conferenza stampa ha voluto chiarire alcuni aspetti dell’insediamento di strada Regina da 150mila metri quadri, che da più di un mese sta facendo discutere la popolazione. Il 23 novembre assemblea pubblica
Che l’insediamento da 150mila metri quadri a Gossolengo non sarà di tipo logistico, il sindaco Andrea Balestrieri lo aveva già precisato nei giorni scorsi e lo ha ribadito nel corso di una conferenza stampa che ha voluto tenere insieme alla sua maggioranza. Così martedì 9 novembre in diretta streaming, incalzato dalle domande dei giornalisti, il primo cittadino ha chiarito alcuni aspetti dell’insediamento di strada Regina che da più di un mese sta facendo discutere la popolazione. Tanto da far sorgere un comitato che nel frattempo ha avviato una raccolta firme, ha organizzato una manifestazione in piazza davanti al Municipio e i cui rappresentanti erano stati invitati da Balestrieri ad un confronto, da loro declinato. E proprio agli esponenti del comitato si è rivolto il sindaco durante la conferenza: «Sono stato attaccato di mancato coraggio ma il coraggio, invece, è quello che serve per esporsi consapevolmente a critiche urlate ed incontrare, pur di conseguire un vantaggio per la collettività, non interessi particolari come sostenuto dal comitato che ha definito me e la mia Giunta la “banda bassotti”. Ragioniamo con tutti e per il bene di tutti, senza “no” assoluti ma davanti a proposte. Che non vuole dire essere accondiscendenti alle condizioni del Comune ma confrontarsi su ciò che è possibile fare per rendere il progetto fattibile per il bene di tutti. Il comitato ha chiesto la possibilità di un Consiglio comunale aperto ma la richiesta non era conforme alle norme del Consiglio comunale. Al rifiuto del mio invito ad un confronto ne ha fatto seguito uno loro al quale ho detto sì. Martedì 23 novembre organizzeremo un’assemblea pubblica in una location più ampia e rilanciata sempre in streaming».
«La volontà dell’Amministrazione è volta al bene del paese, della cittadinanza – ha aggiunto – ed è quello che ci spinge alla verifica seria di questo progetto, per intravedere possibili ritorni positivi per la collettività. Una verifica doverosa, coraggiosa perché razionale e coscienzosa». A proposito di vantaggi Balestrieri ha spiegato: «Le opere e le manutenzioni si possono fare se il Comune si sviluppa e se incamera risorse senza gravare sui cittadini: l’unico modo per farlo è, appunto, uno sviluppo responsabile e governato. Per fare progetti servono fondi: alcuni li acquisiamo attraverso bandi, altri con i tributi delle famiglie, altri ancora con gli oneri di urbanizzazione. Sugli edifici si paga l’Imu, altro contributo nelle casse del Comune. Oltre al fatto positivo che ci possono essere posti di lavoro».
Gli oneri di urbanizzazione potenzialmente dovrebbero ammontare a 700mila euro. Sul tema del verde il sindaco ha detto: «Quello che qualcuno ha definito “due file di alberi” come opere di compensazione, nella minore delle ipotesi prevederebbe 400 alberi. Verranno create aiuole per mitigare l’aspetto visivo dei capannoni per chi abita nella zona. Tutti aspetti che dovranno essere però considerati quando si concretizza il tutto. Ora c’è solo una bozza ma noi auspichiamo a più alberature e non soltanto in quella zona. A livello progettuale stiamo facendo valutazioni di impatto e del contesto in cui si va ad inserire l’insediamento». Con gli oneri «il Comune può manutenere marciapiedi, le strade e fare opere per la collettività come la nuova stazione ecologica in punto baricentrico con le frazioni e con la possibilità di ampliare il depuratore ormai insufficiente. Non è un nostro interesse introitare oneri di urbanizzazione ma un dovere degli Amministratori per andare incontro alla cittadinanza, dandole attenzione». Sui 700mila euro di oneri previsti Balestrieri ha aggiunto: «Certo la vita dei cittadini non vale 700mila euro: quell’ambito se mal governato può essere potenzialmente dannoso ma se ben governato non rovina ma migliora la vita di Gossolengo».
Attualmente l’Amministrazione ha i contatti soltanto con il proprietario del terreno, proponente del progetto di insediamento, «non sappiamo – ha aggiunto il sindaco – i soggetti che potrebbero insediarsi: noi giochiamo a carte scoperte per salvaguardare chi investe e la cittadinanza». Così tra i timori quello del traffico e della viabilità che «sarà oggetto di studio e sicuramente differente rispetto a quello di un insediamento prettamente logistico: quello a Gossolengo sarà di tipo produttivo, non una logistica pura».