rotate-mobile
Edizione 2022

Grande attesa per i Venerdì Piacentini: si parte il 1 luglio, ecco il programma completo

Dopo un’interruzione di 2 anni dovuta alla pandemia di Covid-19, cessate le restrizioni tornano i Venerdì Piacentini. La presentazione in municipio con il sindaco Katia Tarasconi

Venerdì Piacentini 2022. Dopo un’interruzione di 2 anni dovuta alla pandemia di Covid-19, cessate le restrizioni che impedivano di fatto l’organizzazione di eventi en plein air con queste caratteristiche, forti del desiderio di contribuire al rilancio della città di Piacenza, gli organizzatori hanno deciso di realizzare un’edizione speciale in tempi strettissimi e con le difficoltà determinate dalle elezioni amministrative che hanno permesso di iniziare a lavorare al festival solo a partire dal mese di giugno. L’edizione del 2019 - si legge in una nota ufficiale - ha contato 280mila visitatori in cinque serate, la presenza di 140mila turisti e ha portato 7 milioni di indotto per il commercio. L'edizione 2022, la decima, è stata presentata in municipio nella mattina del 30 giugno dal sindaco Katia Tarasconi e dai rappresentanti di tutte le realtà coinvolte nell'organizzazione degli eventi. Tre le serate previste: 1 luglio, 8 luglio, 15 luglio.

Il festival “Venerdì Piacentini” è un format dell’agenzia di comunicazione piacentina Blacklemon, che organizza la kermesse dal 2011 e detiene ogni diritto sul marchio registrato Venerdì Piacentini®.  Per l’edizione 2022 sono a capo della cordata di organizzatori le 3 principali associazioni di categoria del settore (Confesercenti, Confcommercio e CNA) che hanno scelto di collaborare e di unire le forze per la buona riuscita del festival.  Il Comune di Piacenza collabora con gli organizzatori riducendo i costi di occupazione suolo pubblico per i commercianti aderenti e fornendo in comodato d’uso gratuito un palco e altri allestimenti. 

CLICCA QUI PER SCARICARE IL PROGRAMMA COMPLETO DELLE SERATE  

LEGGI QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DELLE SERATE

(L'evento organizzato dalla Banca di Piacenza "Archimia String Quartet & Elisabetta Cois" è in programma non l'8 luglio, ma il 1 luglio sempre in piazzetta Plebiscito)

LA STORIA DEI VENERDÌ PIACENTINI 

Un pubblico di 280mila visitatori. Un indotto di 7 milioni di euro per il commercio locale. Oltre 2 milioni di persone che seguono la kermesse sui social. Piacenza raccontata dai media di Milano, Parma, Cremona, Lodi, persino Rimini. Per comprendere a fondo cosa siano i Venerdì Piacentini e cosa rappresenti, oggi, questo festival per la città di Piacenza occorre fare un piccolo salto indietro nel tempo a più di 10 anni fa, quando gli spettacoli estivi erano concentrati prevalentemente in piazza Cavalli e i negozi che tenevano aperte le serrande la sera non erano che poche decine.  I primi “Venerdì Piacentini” o “Venerdì Aperti” risalgono al 1996. La manifestazione durava tutta l’estate, era finanziata principalmente dall’amministrazione pubblica e si traduceva in un singolo evento spesso a rotazione tra piazza Cavalli e piazza Borgo, con i negozi aperti fino a mezzanotte.  Nel 2010, tuttavia, questa formula non funzionava più come in passato; i commercianti stavano iniziando a fare i conti con gli effetti devastanti della crisi economica del 2009 e persino i bar aperti dopo cena, in centro, si contavano sulle dita di una mano.  Nel 2011 l’assessore al commercio del Comune di Piacenza, Katia Tarasconi, coinvolgendo Camera di Commercio, Unione Commercianti e Confesercenti, volle tentare di rilanciare gli eventi estivi, lanciando all’agenzia di comunicazione Blacklemon la sfida di ideare un nuovo format che tornasse a coinvolgere i commercianti del centro storico e ad interessare turisti dalle città vicine.  Blacklemon non aveva mai realizzato un evento en plein air prima di allora, ma poteva contare sul fatto di essere una delle primissime agenzie in Italia ad avere investito sui social media, diventando un punto di riferimento nell’ambito delle strategie di comunicazione digitali. 

Insieme all’Associazione Quartiere Roma e ad Antonio Resmini, esperto delle problematiche del centro storico, Nicola Bellotti presentò un nuovo progetto che metteva al centro, per la prima volta, la strategia di comunicazione e l’indotto per le attività commerciali. Apparve subito chiaro che il 90% degli investimenti pubblicitari sarebbe stato impiegato per promuovere Piacenza fuori dai confini provinciali, in Emilia e in Lombardia, con il preciso intento di portare turisti in città affinché ne derivasse un maggiore indotto per il commercio. In uno dei passaggi chiave del format depositato nel 2011 da Blacklemon, si legge: “Quanto più il festival resterà ancorato agli elementi caratteristici del territorio, come le espressioni artistiche locali o l’enogastronomia, tanto più circoscritte saranno le ricadute economiche, soprattutto se riusciremo a coinvolgere attivamente i pubblici esercizi e i negozi perché arricchiscano il programma con le loro iniziative. L’effetto sulla crescita negli anni successivi, dipenderà dalla capacità del festival di accrescere la notorietà di Piacenza come destinazione turistica, moltiplicando così, edizione dopo edizione, i risultati raggiunti”. 

La ricetta che ha portato i Venerdì Piacentini non solo ad un successo di pubblico, ma a generare l’indotto economico sperato sul commercio, marca differenze significative rispetto agli eventi organizzati negli anni precedenti. In primo luogo il festival non si svolge più solo nell’area di piazza Cavalli, ma la location viene estesa a tutta l’area interna alle mura farnesiane di Piacenza, interessando in particolare le tradizionali vie commerciali e le piazze principali (Cavalli, Duomo, Borgo). A concerti, “liscio” e agli spettacoli di cabaret (che tenevano il pubblico fermo per tutta la serata in un unico luogo) vengono preferiti tanti eventi diffusi in tutto il centro, differenziati per genere ed orario, in modo che i visitatori siano spinti a camminare passando davanti alle vetrine. Nella composizione del programma almeno l’80% del cartellone è dedicato a musicisti ed artisti locali, alla promozione di monumenti, chiese e musei in centro e alle discipline sportive comunque riconducibili al territorio di Piacenza. Tra gli elementi che caratterizzano maggiormente i Venerdì Piacentini c’è anche la scelta di tenere fisse le date del festival (che fino al 2019 si è sempre svolto nelle ultime 2 settimane di giugno e nelle prime 3 di luglio), creando attesa e fidelizzando buona parte del pubblico. 

COME SI PAGANO I VENERDÌ PIACENTINI 

I Venerdì Piacentini sono un evento che viene finanziato interamente attraverso sponsor privati ed esposizioni promozionali, senza contributi economici pubblici. 

MAIN SPONSOR 

La decima edizione dei Venerdì Piacentini potrà essere realizzata anche grazie al prezioso contributo di Iren e Banca di Piacenza, sponsor principali del festival e primi a confermare la propria disponibilità per consentire la ripartenza della macchina organizzativa. 

GOLD SPONSOR 

Meritano un ringraziamento particolare anche il consorzio agrario Terre Padane che ancora una volta ha confermato la propria fiducia agli organizzatori, contribuendo alla realizzazione del programma e l’azienda Trs Ecologia che contribuisce ai valori del festival parlando di sostenibilità, cultura ambientale ed economia circolare. 

I COMMERCIANTI SONO I DESTINATARI PRINCIPALI DEL FESTIVAL: A LORO NON È MAI STATO RICHIESTO ALCUN PAGAMENTO 

I commercianti con una attività in centro storico possono fare domanda per esporre la propria merce in strada, esclusivamente davanti alla propria vetrina (su ordine della Questura), per un’area di circa 3 metri quadrati.  Gli esercenti con un bar o un ristorante in centro storico possono fare domanda per allestire o espandere il proprio plateatico, in accordo con i “vicini”, per un’area di circa 20 metri quadrati. In ogni caso, prima di autorizzare queste occupazioni, l’organizzatore compiere alcune verifiche (in particolare, nel caso oltre all’occupazione siano previsti eventi di qualsivoglia natura, l’organizzatore verifica che questi siano compatibili con gli altri appuntamenti in programma). 

I commercianti associati a Unione Commercianti, Confesercenti o CNA non pagano nulla: le associazioni si faranno carico della spesa per i propri iscritti.  I commercianti del centro storico che desiderino occupare suolo pubblico dovrebbero affrontare i costi per tale occupazione, potendo godere della tariffa ridotta concessa a chi aderisce ai Venerdì Piacentini (pari a 0,50 euro m2 + spese istruzione pratica ridotte complessivamente a 60 euro).  Ogni commerciante, previa presentazione della domanda e ottenuta l’autorizzazione da parte dell’organizzatore, può naturalmente scegliere di fare autonomamente le pratiche per l’occupazione di suolo pubblico in Comune, producendo la documentazione tecnica necessaria.  Tutte le somme citate non sono in alcun modo destinate all’organizzatore (Blacklemon), bensì sono legate ai costi burocratici delle pratiche amministrative presso il Comune di Piacenza. 

SICUREZZA PRIMA DI TUTTO 

I Venerdì Piacentini sono stati l’evento sul quale si è costruito il piano di sicurezza che oggi viene ricalcato dalla maggioranza delle iniziative territoriali. Si tratta infatti del piano più complesso e completo mai strutturato per un evento a Piacenza e in nove edizioni non è mai stato registrato un singolo incidente.  Con un piano che nelle varie edizioni è stato pienamente approvato dalla Questura e dalla commissione presso la Prefettura di Piacenza, sono stati garantiti standard di sicurezza unici per un evento nella nostra città: analisi dei rischi (con algoritmo di Maurer), protezione dei varchi con New Jersey e controllo degli accessi, tre ambulanze, squadre di soccorritori della Croce Rossa a piedi con dotazioni di primo soccorso, numerosi steward con qualifiche per pat down e anti-incendio, certificazione di tutti gli impianti elettrici, individuazione dell’area emergenze, realizzazione di video con consigli per la sicurezza dei visitatori, estintori collocati presso i palchi e presso ogni stand, gestione dei bagni pubblici. Queste sono soltanto le più evidenti tra le misure di sicurezza che in ogni edizione vengono messe in campo per consentire alla festa di essere vissuta pienamente, considerando i possibili rischi. Uno spiegamento di forze che, sotto la supervisione della Questura di Piacenza, ha permesso agli organizzatori di realizzare i Venerdì Piacentini nel rispetto delle normative emanate dopo gli incidenti di Torino e i casi di terrorismo internazionale. Grazie al preziosissimo aiuto di Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana e Protezione Civile, e grazie all’alto livello di attenzione per il tema, non è mai stato registrato alcun tipo di incidente.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Grande attesa per i Venerdì Piacentini: si parte il 1 luglio, ecco il programma completo

IlPiacenza è in caricamento