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Venerdì, 29 Marzo 2024

Da Grazzano l’invito ai “turisti” piacentini: «Venite a riscoprire il borgo»

Il tempo sospeso dalla pandemia della località del comune di Vigolzone, tra «lavoro zero», richieste di sostegno e la speranza di ripartire. «Non ci dobbiamo arrendere»

Fino a sessantamila visitatori nel periodo natalizio, trecentomila ogni anno: oggi questi sono solo numeri sulla carta per commercianti, ristoratori e animatori del borgo di Grazzano Visconti, una delle località più turistiche del territorio piacentino, “sospesa”, ancora a tempo indeterminato, dall’emergenza sanitaria. Una quarantina le attività commerciali della località del comune di Vigolzone e poche decine i residenti, caratteristica che giocoforza rende le vie del villaggio deserte in un sabato mattina di zona arancione. Qui, più che altrove, lo stop ai viaggi organizzati, a spettacoli e soprattutto allo spostamento tra Regioni - Lombardia in primis - ha colpito duramente, in certi casi “azzerando” le possibilità di lavoro, come raccontano alcuni storici commercianti del borgo, quali Davide Favari, da 30 anni al bancone del suo negozio di mobili su misura e oggettistica e Daniela Loffi, da 27 anni titolare di un negozio di abbigliamento. L'augurio è anche quello di ricevere un sostegno più concreto: «Non ci dobbiamo arrendere, prima o poi finirà questa pandemia - spiega Daniela - speriamo solo che questo governo ci dia veramente una mano perché le famiglie non possono più andare avanti, ormai siamo alla stregua della povertà». Alle richieste si aggiunge anche l’appello a una nuova categoria di turisti, chiamati a riscoprire, norme permettendo, la bellezza del borgo “ideale” d’inizio Novecento. «La nostra speranza più grande è che i piacentini tendano a tornare a Grazzano Visconti; ci serve la vostra presenza perché sappiamo che questa prospettiva durerà sicuramente per tutto il 2021 e abbiamo bisogno di vivere insieme a voi questo borgo» è l’invito per il futuro di Angelo Balsamo, dipendente responsabile di una tabaccheria e di un ristorante. Dello stesso avviso chi poteva già contare su una clientela locale e ha retto con maggior forza il colpo: «Io sono tra i fortunati che lavorano anche con le persone del posto, il calo del fatturato c’è ma riusciamo ad andare avanti – spiega Monica Castellani dal suo punto vendita e salone di trattamenti a base di sali - speriamo di tornare presto alla situazione di prima, ma intanto non si deve rinunciare a Grazzano che così “deserta” mostra il suo lato più romantico ed è il luogo perfetto per una passeggiata». Per l’officina e «scuola destinata allo sport, in particolare l’enduro, ma anche a viaggi ed esplorazione» portata avanti da Alessandro Tramelli e Lorenzo Napodano, la sfida è stata quella di reinventarsi, guardando con fiducia al futuro: «Abbiamo messo a punto nel rispetto delle normative tutte le possibilità per praticare gli allenamenti, riservati esclusivamente ai piloti in possesso di licenza agonistica, con l’augurio che da questa difficile situazione tanti hobbisti possano cimentarsi con l’agonismo, avvicinandosi al mondo delle gare». Per tutti, la voglia di ripartire è tanta. «Il mio plauso va ai ragazzi della Proloco che con sacrificio hanno comunque voluto guardare avanti e mettere in calendario alcuni eventi per la primavera, anche se ovviamente sarà necessario capire come evolve la pandemia - spiega l’assessore al turismo del comune di Vigolzone, Giulio Borlenghi. «Ci sono anche altre realtà private che investono qui e stanno organizzando eventi per i prossimi mesi e l’autunno, il mio auspicio è quindi quello di tenere duro, perché prima o poi torneremo alla normalità e abbiamo visto che Grazzano ha ancora una forte attrattività sui visitatori». 

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