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Martedì, 23 Aprile 2024
Venerdì 25 marzo / Piazzale Crociate

Guerra Ucraina, in Santa Maria di Campagna la messa per la consacrazione al Cuore di Maria

Venerdì 25 marzo nella messa delle 18.30 il vescovo mons. Cevolotto si unirà all’atto di consacrazione di papa Francesco

Mentre non si arresta il sanguinoso e devastante conflitto tra Russia e Ucraina, papa Francesco ha deciso di consacrare queste due nazioni al Cuore Immacolato di Maria.
L’atto di consacrazione è in programma venerdì 25 marzo, solennità dell’Annunciazione; il Papa lo vivrà nel contesto di una celebrazione della penitenza nella basilica di San Pietro a Roma. L’inizio è fissato per le 17; la consacrazione avrà luogo verso le 18.30. A questo gesto del Pontefice si uniscono, insieme ai vescovi del mondo intero, anche il vescovo Adriano Cevolotto e tutta la diocesi di Piacenza-Bobbio.

Monsignor Cevolotto prenderà parte alla preghiera del Pontefice nella messa per la “Festa del Sì” con i consacrati in programma alle ore 18.30 nella basilica di Santa Maria di Campagna a Piacenza. Questa celebrazione, nella quale si ricordano gli anniversari di professione delle religiose, è aperta a tutti i piacentini. Anche le diverse parrocchie nei vicariati della diocesi si uniranno al gesto del Papa.

L’affidamento a Maria si radica nella tradizione della Chiesa da secoli; nel ‘600 diversi Paesi si sono consacrati a Maria, l’Italia lo ha fatto attraverso i suoi vescovi nel 1959. Maria, nelle apparizioni del 1917 a Fatima, aveva chiesto ai veggenti la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato.
«Si tratta - spiega la Diocesi di Piacenza - non di un gesto magico ma di una scelta che nasce dalla fede e coinvolge uomini e donne per far prevalere nelle azioni quotidiane la pace e la riconciliazione e per chiedere a Dio di aprire cuori e menti dei governanti affinché agiscano seriamente nella direzione della pace».
Sono diversi gli atti di consacrazione a Maria compiuti nel ‘900 dai Papi: Pio XII nel ‘42 (consacrò l’intera umanità) e nel 1952, Paolo VI nel ‘64 al Concilio, Giovanni Paolo II nel 1981, ‘82 a Fatima e nell’84 al Giubileo della Redenzione. 

Il Papa, in una lettera inviata ai vescovi di tutto il mondo, sottolinea che attraverso questa guerra è minacciata la pace mondiale. «La Chiesa - sono le parole del Pontefice - in quest’ora buia, è fortemente chiamata a intercedere presso il Principe della pace e a farsi vicina a quanti pagano sulla propria pelle le conseguenze del conflitto». Papa Francesco affida così «l’avvenire dell’umanità alla Regina della pace» e chiede a tutti l’impegno della preghiera, del digiuno e della carità.

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