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I 175 anni dalla Fondazione del Seminario di Bedonia

Tra i suoi seminaristi mons. Radini Tedeschi, Vescovo di Bergamo, che avrà poi come segretario don Angelo Roncalli, il futuro Papa Giovanni XXIII

Il Seminario di Bedonia, valido centro culturale della diocesi piacentina, compie 175 anni e l’evento sarà commemorato solennemente a Bedonia il 12 luglio 2021.  Sorse il 25 luglio 1846 con l’approvazione del Vescovo Mons. Sanvitale e per opera dell’Arciprete di Bedonia D. Stefano Raffi e del maestro D. Giovanni Agazzi. Nacque come naturale sviluppo e consolidamento di una fiorente scuola ecclesiastica, che da tempo prosperava a Bedonia attorno al maestro Agazzi. Quella immensa scolaresca era come una grande famiglia… senza tetto e da tempo costituiva la croce e la delizia dell’Arciprete Raffi (1784-1864). Fu proprio lui che pensò di costruire una “Casa Ricovero”, una specie di pensionato, dove raccogliere, assistere e disciplinare tutti quei “clerici vagantes”.

Il progetto dell’Arciprete non andava al di là di una bella opera parrocchiale, ma il Vescovo Sanvitale volle farne un vero Seminario di tipo tridentino, particolarmente specializzato nel reclutamento e nella preparazione del clero per la montagna.

La direzione dell’Istituto fu affidata ai Missionari di S. Vincenzo, già presenti nel Collegio Alberoni; primo Superiore fu Don Giuseppe Bailo. Il Bailo è una figura notevole. Proveniva dal Collegio Alberoni, dove aveva insegnato successivamente filosofia e morale, e dove soprattutto aveva introdotto il rosminianesimo. Lavorò molto per il Seminario, al punto che può essere considerato un “cofondatore”. Anche qui portò le idee rosminiane, ma fu travolto dalle turbinose vicende patriottiche del 1848, ed espulso con i suoi confratelli dal territorio ducale. Da quel momento l’Istituto passò al clero diocesano.

Alcuni tra i primi docenti meriterebbero un particolare ricordo: Giovanni Rinaldi, maestro di Agostino Moglia e difensore del Seminario dalla ridicola accusa di giansenismo: un’accusa allora molto usata quando si volevano coprire vergognosi odi di parte. Poi Davide Parmigiani, che passò alla direzione delle scuole tecniche di Borgo S. Donnino (Fidenza), ed in seguito fu a Parma, dove diresse l’”Eco della Accademia di S. Tommaso”; Antonio Boveri, insegnò filosofia dal 1852 al 1865 e poi passò alla cattedra di Teologia. Fu un elemento prezioso: per tredici anni dettò profonde lezioni di filosofia.  L’elenco continua con Savino Rocca, insegnò dal 1865 al 1872 e passò poi al Seminario di Piacenza, dove fu Rettore in mezzo a tanti contrasti: sarà rimosso da Rettore dal Vescovo Scalabrini e darà vita al “caso Rocca” sfruttato nelle “ polemiche rosminiane” .

Altro insegnante fu Ildebrando Martani, estroso autore di alcuni opuscoli e di vari articoli sul “Divus Thomas” di Piacenza.  E’ doveroso ricordare anche Antonio Reboli, anima tormentata, che tenne con onore per circa quarant’anni la cattedra di filosofia: primato assoluto per durata d’insegnamento in Seminario;  Mons. A. Fermi, studioso di filosofia, pubblicista ed insegnante nel Seminario di Piacenza he ricordando questo primo periodo del Seminario, lo definì: “un Seminario ideale”.

Il Seminario fu una vera fucina di dotti, di sacerdoti e di Vescovi, che onorarono la Chiesa. Basti ricordare (mi limito a quelli dell’epoca risorgimentale) Mons. Radini Tedeschi, Vescovo di Bergamo, che avrà poi come segretario Don Angelo Roncalli, il futuro Papa Giovanni XXIII. Completarono qui i loro studi anche Mons. Sidoli, Arcivescovo di Genova, Mons. Natale Bruni Vescovo di Modena e Mons. Teodoro Pallaroni, Vescovo di Sarsina e zio del Cardinale Agostino Casaroli, pure ex-alunno del Seminario di Bedonia.

Anche sul piano degli studi, ci furono tra i primi allievi, persone che fecero onore al loro Istituto, tra questi: Agostino Moglia che apprese qui quella dottrina rosminiana, che lo avrà sempre tra i suoi più validi campioni; Pietro Gazzola, poi barnabita, predicatore, teologo, allontanato dalla parrocchia di S. Alessandro in Milano, perché sospetto di modernismo e trasferito a Cremona ove fu direttore spirituale di D. Primo Mazzolari.

Mons. Bruno Perazzoli

già rettore del Seminario Vescovile di Bedonia

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