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I Carini “americani di Curletti”: le loro radici si allungano sino all’800

Heather, Brian, Spencer e Angelina con il marito John sono tornati per alcuni giorni in Valdaveto, a Costa Curletti (Ferriere), per rivivere gli antichi luoghi dei loro avi

Nel precedente articolo abbiamo raccontato di quattro fratelli Carini residenti negli “States”: Heather, Brian, Spencer e Angelina con il marito John, che sono tornati per alcuni giorni in Valdaveto, a Costa Curletti (Ferriere), per rivivere gli antichi luoghi dei loro avi. In questo nuovo articolo Beatrice Rebecchi, attiva collaboratrice del periodico “La Nuova Montagna” edito a Curletti, ci illustra la discendenza dei quattro parenti americani che discendono da Giovanni di Costa Curletti e Luigia Calamari di Cattaragna.

Anno 1881. Giovanni Carini a 23 anni sposa Caterina Bertotti. Dal matrimonio nascono nel 1858 Sante, nel 1862 Alberto e poco dopo Carolina morta in giovane età. I coniugi già nel 1862 costruiscono a Costa “la casa della Posta” che sarà ampliata con una cantina e un portico tra il 1894 e il 1896.

LINEA SANTE CARINI.

Nel 1896 - dopo una precedente esperienza d’immigrato in Francia dove con il papà Giovanni aveva lavorato per due anni - Sante Carini, 38 anni, lascia a Costa (Ferriere) la moglie con i figli Pietro (1887) e Antonio (1889) e salpa per l’America dal porto francese di Le Havre, a bordo della nave La Bourgogne.  Dopo oltre venti giorni di navigazione attraverso l’Oceano Atlantico, varcava il confine americano attraverso Ellis Island, l’isoletta che affiora all’ombra della maestosa statua della Libertà. Trovato lavoro alloggia in un capanno nelle campagne del Connecticut, una baracca costruita assieme ad alcuni colleghi. Un giorno il ricovero prende fuoco bruciando tutto abiti, denari, attrezzi da lavoro. Sante non si ritrova in miseria totale perché il padrone dell’epoca non gli aveva ancora pagato tutto il compenso: era rimasto però senza giacca e con i più consumati calzoni da lavoro, tali da non potersi recare decentemente in paese, a Chester. Fortunatamente alcuni vicini si rivelarono generosi e con il loro aiuto si rimise in carreggiata. Nel 1892 torna in Italia dove dalla moglie ha altre tre figlie: Luigia (1895) Carolina (1889 nonna dell’attuale sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi) e Celestina (1901).  Lavora a Costa come contadino, taglialegna e segantino come tutti i montanari all’epoca. Poi nel 1903 parte  di nuovo portando con sé il figlio Pietro che in America si sposerà e si insedierà stabilmente formando una nuova famiglia a South Glastonbury in Connecticut.

Durante l’avventura americana Sante affinò alcune tecniche lavorative, che lo portarono a costruire un nuovo modello di scure in legno, che consegnò poi al direttore di uno stabilimento metallurgico per la rispettiva fusione in acciaio. L’attrezzo risultò molto pratico tanto da venire adottato dall’azienda americana (che costruiva pezzi di binari ferroviari, in massima espansione all’epoca); il modello è tuttora conservato nell’ufficio direzione di quello stabilimento. Peccato che non fosse altrettanto intraprendente nel farsi pagare i diritti di brevetto d’invenzione, ma sicuramente fu un balsamo per l’autostima.

LINEA ALBERTO CARINI

L’avventura americana attrasse anche Alberto, fratello di Sante che a fine Ottocento lasciò Curletti per South Glastonbury dove si stabilì e lavorando sodo riuscì a ritagliarsi un’attività agricola in proprio specializzata nella coltivazione di alberi da frutta. Sposatosi con Angela Carini, Alberto ebbe ben nove figli: Louise, Joseph, John, Henry, Rose, Jane, Emma, Albert junior e per ultimo, nel 1914, a coincidere con il primo conflitto mondiale, James, per tutti Jimmy. E’ Jimmi, sposato  negli anni Quaranta con Margaret che continua a tenere i rapporti con i cugini italiani, venendo spesso in vacanza nel piacentino. La moglie, sebbene nata nel 1920, era un’abile autista e quando nelle piccole frazioni di Ferriere la gente la vedeva guidare, rimaneva esterrefatta: era un fenomeno raro vedere una signora al volante all’epoca. I loro due figli Ralph e Marjorie, nati nel secondo dopoguerra, hanno mantenuto legami e passioni per l’Italia venendo essi stessi in visita. Così è stato nei giorni scorsi per Heather, Brian, Spencer e Angelina (figli di Ralph); ma non hanno interrotto la tradizione anche Amy, April, Paula, Jim e Eric (figli di Marjorie). Infatti ad anni alterni, riservano ogni anno almeno un weekend di vacanza per venire a ritrovare i lontani parenti italiani. Tornando a casa con il cuore gonfio di emozioni ed un bagaglio di ricordi e cultura arricchito da vecchie foto, visioni di luoghi antichi e l’emozione di dormire nella stessa vecchia casa dei trisnonni con la data di costruzione incisa nella pietra, 1886!

Le foto si riferiscono a Costa Curletti; quelle a colori sono di questi giorni. Nelle immagini in b. n. Heather, Brian, Spencer e Angelina in uno scatto di 15 anni fa e i nonni di Beatrice Rebecchi  nel 1935 sul balcone di casa. La bambina seconda a destra è la signora Mariuccia Carini vedova Agogliati mamma del senatore Antonio Agogliati.

Nella foto del 1935 la bambina seconda a destra è la signora Mariuccia Carini vedova Agogliati mamma del senatore Antonio Agogliati e ancora vivente.

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