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Mercoledì, 6 Dicembre 2023
A Roma

Il beato Scalabrini è Santo, la proclamazione a San Pietro

Oggi 9 ottobre in piazza San Pietro a Roma nel corso della solenne celebrazione eucaristica. Nelle chiese della diocesi di Piacenza-Bobbio a mezzogiorno campane a festa

Il beato Giovanni Battista Scalabrini è stato proclamato santo da papa Francesco oggi 9 ottobre in piazza San Pietro a Roma nel corso della solenne celebrazione eucaristica. Per tutta la vita Giovanni Battista Scalabrini ha avuto chiara la sua meta, il Cielo, e la strada per arrivarci, la carità. Vescovo, fondatore di due congregazioni, i Missionari e le Suore di San Carlo Borromeo, Scalabrini è stato prima di tutto un uomo innamorato di Dio, capace di vedere negli ultimi lo sguardo di Gesù.

E' salito agli onori degli altari anche il laico salesiano Artemide Zatti, nato nel 1880 nel reggiano ed emigrato in Argentina, dove ha dedicato la vita alla cura degli ammalati. L’ultimo santo, in ordine di tempo, legato alla diocesi di Piacenza-Bobbio è Antonio Maria Gianelli, vescovo di Bobbio; è stato canonizzato da Pio XII nel 1951.

Da Piacenza sono arrivate numerose persone a Roma, di cui circa 150 con l’organizzazione predisposta dalla diocesi  attraverso l’Ufficio pellegrinaggi.  Fra le autorità presenti, il vescovo mons. Adriano Cevolotto, i vescovi emeriti mons. Gianni Ambrosio e mons. Luciano Monari, il prefetto Daniela Lupo, il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, il primo cittadino di Fiorenzuola Romeo Gandolfi - nel centro della val d’Arda sorge l’unica chiesa della diocesi dedicata a Scalabrini - e il presidente dell’associazione “Piacenza nel mondo” Giovanni Piazza. 

Nelle chiese della diocesi di Piacenza-Bobbio domenica 9 alle 12 suoneranno le campane in segno di festa. In Cattedrale, grazie ai Vigili del fuoco, verrà posizionato sulla loggia centrale della facciata il drappo con l’immagine ufficiale di mons. Scalabrini che sarà esposto anche in San Pietro a Roma. Sempre in Cattedrale viene celebrata una messa alle 11 e l’urna che custodisce il corpo di Scalabrini sarà ornata in modo speciale.

GIOVANNI BATTISTA SCALABRINI

Nato a Fino Mornasco, in provincia di Como, l’8 luglio 1839 da un’umile e religiosa famiglia, è terzo di otto figli. A 18 anni, nel 1857, entra in seminario e dopo sei anni viene ordinato sacerdote il 30 maggio 1863. Il suo desiderio è quello di partire in missione, ma non gli è concesso: inizia il suo apostolato come insegnante e poi rettore del seminario minore di Como, carica che ricopre fino al 1870. Nello stesso anno è nominato parroco della parrocchia di san Bartolomeo a Como. Attento a tutte le problematiche sociali, cura personalmente gli ammalati di colera a Portichetto, ricevendo una medaglia al valore civile. In quegli anni Scalabrini intuisce l’importanza dell’educazione religiosa dei più giovani: scrive il Piccolo catechismo per gli asili d’infanzia.

All’età di soli 36 anni papa Pio IX lo elegge vescovo di Piacenza il 13 dicembre 1875. Nel suo programma pastorale e nelle sue prime iniziative, si intuisce quello che sarebbero stato il suo ministero: vicinanza al popolo, attenzione al clero, insegnamento del Vangelo e carità verso i più bisognosi. Si dedica alla formazione dei sacerdoti e dei giovani seminaristi; apre le Scuole della Dottrina Cristiana e pubblica la rivista “Il Catechista Cattolico”. Fonda l’Istituto per le Sordomute, affidato nel 1874 alle Figlie di Sant’Anna, e l’Opera pro mondariso per l’assistenza religiosa, sociale e sindacale dei circa 170mila migranti stagionali addetti alla coltura del riso in Piemonte e in Lombardia.

Profondamente colpito dal dramma dei suoi fedeli costretti a trovare fortuna in Sud America e negli Stati Uniti, il 28 novembre 1887 fonda la Congregazione dei Missionari di San Carlo Borromeo per l’assistenza spirituale e materiale dei migranti. Due anni dopo, nel 1889 istituisce l’Associazione laicale “S. Raffaele” e nel 1895 affianca ai Missionari le Suore Missionarie di San Carlo Borromeo.  Nel 1901 arriva negli Stati Uniti e nel 1904 in Brasile per visitare le missioni dei suoi fratelli scalabriniani. Di ritorno dal suo ultimo viaggio, si ammala e muore il 1 giugno 1905, festa dell’Ascensione di Gesù in cielo.

La sua visione delle migrazioni, capace di riconoscere insieme ai problemi anche le opportunità, è ancora oggi molto attuale. A lui si ispira anche l’Istituto Secolare delle Missionarie Secolari Scalabriniane, sorto nel 1961 in Svizzera. Viene proclamato beato da papa Giovanni Paolo II il 9 novembre 1997.

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