rotate-mobile
Il Natale e l'ecologia

«Il comandamento "non uccidere" vale anche per la natura che ci ospita»

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di Giovanni Marchesi, ex direttore di Confragricoltura

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di Giovanni Marchesi, ex direttore di Confagricoltura

Mai come in questi ultimi tempi l’ecologia, l’ambiente e la natura hanno assunto tanta importanza. Il guasto ecologico concerne, si dice, l’equilibrio degli elementi naturali dell’ecosistema quindi, per rimetterlo in sesto, dobbiamo intervenire su di esso o anche sui comportamenti umani. Spesso questo modo di procedere sfocia, volontariamente o  involontariamente, nell’assegnare una maggiore importanza alla natura che all’uomo.

Il rispetto dell’integrità della creazione, gli animali, come le piante e gli esseri inanimati sono destinati al bene comune dell’umanità passata, presente e futura e la signoria accordata dal Creatore all’uomo non è assoluta ed esige un rispetto dell’integrità della Creazione. Per San Giovanni Paolo II il comandamento di “non uccidere” significava non uccidere un altro uomo, non uccidere sino dal momento del suo concepimento nel grembo della madre, non limitare l’esistenza umana sulla terra con il metodo della lotta, della violenza, del terrorismo ma anche non uccidere, distruggendo in diversi  modi il tuo ambiente naturale, comune eredità non soltanto alle generazioni passate e contemporanee, ma anche a quelle future.

Ne consegue che l’uomo ha un dovere nei confronti delle cose naturali e in ciò consiste il suo primato nei loro confronti. Da un lato la natura è un dono e dall’altro è un disegno che è stato affidato all’uomo perché collabori alla sua realizzazione. In questa prospettiva la tecnica ha un suo ruolo necessario e plausibile, ma l’ambiente è anche,  soprattutto, una questione sociale, ovvero il degrado della natura è conseguenza e causa di disagio sociale e povertà. In altre parole l’ambiente ha una relazione intrinseca con l’uomo,  quindi è un problema e un dovere morale.

Spesso ci si impegna per la salvaguardia di alcune specie animali necessarie all’equilibrio dell’ecosistema mentre non ci si impegna nella stessa maniera per salvaguardare l’ambiente e l’ecologia umana. Si privilegiano temi, sicuramente importanti, come quello delle energie alternative, del riciclaggio dei rifiuti, della riduzione dell’inquinamento atmosferico, del rallentamento dei cambiamenti climatici trascurando temi  piu’ importanti come la salvaguardia della vita, la famiglia, il lavoro. In una recente visita ad un monastero di clausura, di fronte al mio stupore per la pace che vi regnava  l’anziano Abbate mi ha ricordato una frase del Vangelo di Matteo «Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta». In altre parole dobbiamo puntare alle cose che veramente valgono e otterremo i risultati anche nelle altre. Nel Natale cristiano nasce Gesù Cristo, morto e risorto per tutti che dà all’uomo, mediante il suo Spirito, forza perché l’uomo possa rispondere alla suprema sua vocazione, la chiamata alla vita eterna e luce nelle scelte della vita.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Il comandamento "non uccidere" vale anche per la natura che ci ospita»

IlPiacenza è in caricamento