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Martedì, 19 Marzo 2024
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Il nuovo mercato coperto di piazza Casali pronto a metà 2023

Il Comune fissa il nuovo cronoprogramma della riqualificazione della piazza (che doveva essere pronta nel 2019): a inizio 2022 partono i lavori, 16 mesi di cantiere. Le attività del mercato coperto spostate provvisoriamente in via Alberici

Piazza Casali rifatta? Se tutto va bene l’avremo tra la primavera e l’estate del 2023. Era il luglio 2019 quando l’Amministrazione Barbieri spiegò pubblicamente, per la prima volta, di aver deciso di rivedere il progetto di riqualificazione di piazza Casali. Questo perché l’ex chiesa del Carmine, restaurata e restituita alla città in quell’anno, meritava più visibilità e il nuovo mercato coperto l’avrebbe un po’…”coperta”, per l’appunto. L’assessore all’urbanistica Erika Opizzi spiegò che laErika Opizzi-4 demolizione dell’attuale struttura della piazza non era in discussione, ma il mercato sarebbe stato meno voluminoso e più leggero, orientato con un lato aperto proprio verso il Carmine. E costruito meno in profondità perché la Soprintendenza ricordò che sotto vi sarebbero reperti storici romani.

«I cronoprogrammi del 2016 – ha ammesso Opizzi in commissione - sono subito saltati. La fine dei lavori doveva arrivare nel 2019. Poi nel 2018 cambiò il Governo, il bando periferie andò in crisi. Nel febbraio 2019 l’iter ripartì». La Giunta ravvisò subito un problema. «Con 3,5 milioni non poteva essere finanziato l’intero progetto. In più c’erano perplessità da parte nostra anche sui parcheggi, non dava l’idea di piazza, di mercato rionale. Non lo si riteneva una soluzione progettuale congeniale».

Poi, si è pure scoperto che sotto terra sono rimaste le mura delle vecchie scuderie di cavalli della città. «In più, abbiamo visto il Carmine e i suoi chiostri completati – precisa l’assessore. Questo progetto avrebbe nascosto il recupero dell’ex chiesa. Così volevamo dare una forma più leggera sul sedime del mercato attuale, senza andare a scavare troppo in profondità, e realizzare una struttura più piccola». E il progetto è piaciuto alla Soprintendenza. Nel frattempo, però, i tempi sono slittati, anche per le note vicende dell’accordo con Terrepadane.

«Il nuovo progetto – ha fatto notare l’architetto che se ne è occupato, Marcello Spigaroli - tiene conto dei suggerimenti pervenuti negli ultimi anni. L’edificio ha un volume più contenuto. Sarà sempre di 1300 metri quadrati, ma diminuisce il volume, da 6420 metri cubi a 5500, permettendo una visione più ampia del Carmine. Le fondazioni, come detto, saranno più ridotte, non scenderemo oltre i 50 centimetri sottoterra».

Il dirigente dei lavori pubblici, l’ingegner Alessandro Bertani, ha fatto una stima dei tempi. «Parte adesso una prima fase di indagini geognostiche propedeutiche al progetto esecutivo. A fine luglio-agosto avremo pronto il progetto esecutivo. Poi, la preparazione della gara d’appalto, che aggiudicheremo a fine 2021». Il Comune conta sedici mesi di cantiere. «Partirà a inizio 2022 e sarà consegnato nella primavera del 2023, con il collaudo in estate».

Rimane un nodo: mentre procede il cantiere, che fine fanno i commercianti del mercato coperto? «Abbiamo pensato a un luogo temporaneo per il mercato coperto, ovvero nel mercato rionale di via Alberici».

Molto perplesso sull’intera vicenda Massimo Trespidi (Trespidi). «In quell’area abbiamo Palazzo Farnese e il Carmine, le scuole Mazzini, Gioia e Romagnosi e si aggiungerà il campus del Laboratorio Pontieri. Quella zona ha una vocazione scolastica-culturale: per questo il recupero delle scuderie sarebbe importante, per eventi di carattere artistico. Sarebbe un luogo perfetto per ospitare mostre. Però quello che succederà in piazza Cittadella è decisivo anche su questo progetto». E proprio qui, da anni, le critiche si susseguono al progetto del parcheggio interrato. «Scavare in piazza Cittadella è una follia: se abbiamo scavato 50 centimetri in piazza Casali e abbiamo trovato le scuderie…Chissà cosa troviamo in Cittadella andando più a fondo. Se qua ci portiamo un parcheggio sotterraneo, roviniamo tutto. Mettere insieme cultura, parcheggi e i commercianti non va bene. Dobbiamo pensare a una pedonalizzazione di questi spazi vicini a scuole e musei, se vogliamo che vengano fruiti». «Anche io – ha aggiunto Mauro Saccardi (Misto) - ho perplessità come Trespidi. Il progetto delle due piazze non può essere scorporato, devono avere lo stesso pensiero, lo stesso scopo». Antonio Levoni (Liberali) ha lodato la scelta di dare più visibilità al Carmine. «Questa commissione - ha fatto notare il pentastellato Sergio Dagnino - l’avevamo chiesta 190 giorni fa. La preoccupazione dei commercianti è di non sapere da anni il loro destino, chiedono certezze. Comunque prima di vedere questo Bando Periferie terminato, passeranno molti anni». «La mia solidarietà – ha concluso Luigi Rabuffi (Pc in Comune) - ai concessionari del mercato coperto che hanno manifestato lamentele nei confronti del Comune, che non rinnovava le concessioni scadute. Ci stanno dentro in via Alberici tutti quelli che sono adesso in piazza Casali? Chi non ci starà dovrebbe prendere un rimborso».

L’assessore Opizzi ha replicato sostenendo di «rapportarsi sempre con i commercianti del mercato coperto. Tutti i temi segnalati dai consiglieri li abbiamo già trattati». Ma al mercato coperto in quanti lavorano? «Sono 7 concessionari, di cui uno ha una scadenza al 2028, tutti gli altri tra novembre 2021 e gennaio 2022. Capisco i disagi di chi deve smobilitare l’attività per un tempo limitato. Sto cercando di valutare se all’interno dei 3,5 milioni di finanziamento, visto il risparmio del nuovo progetto, ci sia la possibilità una quota per allestire in via Alberici i loro spazi. Stiamo raccogliendo i preventivi dei costi di trasloco. Ma ci sono dei macchinari che non possono essere adeguati a quello spazio, se non a fronte di spese molto grandi. Stiamo valutando anche se queste attività intendono tenere chiuso per l’anno e mezzo di lavori».

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