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Il prefetto Lupo alla Ricci Oddi: «Bellissima raccolta di pittura e scultura»

Il Comune intanto stanzia il contributo da 150mila euro alla galleria

La Galleria d’arte moderna Ricci Oddi è un prezioso tesoro. E’ questa l’impressione che hanno avuto nei giorni scorsi, facendo visita alla pinacoteca, alcune tra le massime autorità piacentine che per la prima volta hanno visitato il complesso museale di via San Siro dopo il ritorno della Tela di Klimt: il Prefetto Daniela Lupo, il Gen. Sergio Santamaria, comandante del Polo di Mantenimento Pesante Nord, il Col. Paolo Abrate, comandante provinciale dei Carabinieri e il Col. Daniele Sanapo, comandante provinciale della Guardia di Finanza, che insieme al Sindaco Patrizia Barbieri e all’assessore alla cultura Jonathan Papamarenghi – accompagnati da alcuni membri del Cda della Galleria – hanno potuto ammirare la prestigiosa collezione di opere all’interno della pinacoteca.

«La nostra comunità – ha detto il sindaco Patrizia Barbieri – oggi rinnova la propria gratitudine a questo piacentino benemerito che ha regalato alla propria città un patrimonio inestimabile: proprio perché Ricci Oddi aveva un grande gusto e l’amore per le cose belle, riuscì ad accumulare una serie impressionante di capolavori, legati dal filo rosso della contemporaneità. In questi anni, l'Amministrazione comunale si è mossa con investimenti considerevoli per favorire la riqualificazione della Galleria e far sì che possa diventare un vero e proprio punto di riferimento, ben oltre l'ambito locale. Anche la struttura organizzativa dovrà essere più efficiente e la nuova figura del direttore potrà sicuramente dare un impulso decisivo in tal senso, colmando alcuni anni di vuoto». Il Comune, proprio in queste ore, ha previsto di elargire il tradizionale contributo di sostegno all’attività della galleria: 150mila euro.

Da parte dei presenti tante piacevoli scoperte o riscoperte artistiche: «Si tratta – ha detto il Prefetto Daniela Lupo – di una bellissima raccolta privata di pittura e scultura da visitarsi attentamente; è frutto della generosità dell’appassionato mecenate Ricci Oddi che donò tutto alla sua città, ponendosi ancora oggi come esempio rappresentativo dell’impegno dei piacentini per il loro patrimonio culturale».

Tutti gli ospiti hanno ammirato il “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt, autentica perla della Galleria, non solo per ciò che rappresenta ma per le vicende che questo dipinto ha vissuto. «E’ documentato e finalmente a disposizione dei visitatori – ha precisato Papamarenghi, illustrandone la storia – il percorso di questo quadro trafugato nel 1997 e ritrovato nel dicembre del 2019”.

La visita a questa importante istituzione culturale della città si è conclusa con i complimenti alla dottoressa Elisabetta Nicoli, che ha accompagnato i visitatori tra le varie sale tematiche lasciando - “com’è giusto che sia", hanno sottolineato gli ospiti - da ultimo il "Ritratto di Signora", che anche grazie al pannello appena apposto può essere davvero la sorpresa al termine, e non all’inizio, del percorso di visita, dopo un appassionante tour tra le centinaia di capolavori custoditi in una Galleria così straordinaria e che “siamo contenti - hanno detto - possa essere finalmente pubblicizzata e promossa».

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