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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità Ferriere

«Il progetto Erasmus riconosce agli alunni di montagna la ricchezza delle loro origini e della storia»

L'intervento di Dina Bergamini, Antonino d’oro 2008, oltre 40 anni di insegnamento in Valnure, alla luce del progetto intrapreso dai giovanissimi studenti della scuola di Ferriere

Dina Bergamini, Antonino d’oro 2008, oltre 40 anni di insegnamento in Valnure, prima come maestra con una pluriclasse di 28 bambini (a Grondone), poi come direttrice didattica, sempre a Ferriere, fino alla pensione nel 1994. Si definisce “Maestra di Montagna” e in questa veste ci ha indirizzato il commento che segue riferito al nostro articolo “Ferriere un ospite per Erasmus +”. 

Ho letto con interesse e soddisfazione l’iniziativa della scuola primaria di Ferriere di far percorrere agli alunni l’esperienza del progetto ERASMUS +, attraverso una serie di incontri con persone capaci di illustrare alcuni  aspetti “noti e meno noti del territorio”. Singolare e Dina Bergamini-4stimolante è poi la successiva elaborazione a livello di classe dei contenuti delle conversazioni con traduzione in lingua inglese  per condividerli con le classi scolastiche di Grecia, Slovenia, Polonia, Spagna, Finlandia. La notizia mi ha coinvolta umanamente e ha risvegliato antichi sogni professionali. Le mie origini montanare mi hanno portata alla commozione nel constatare che anche agli alunni di montagna è riconosciuta la ricchezza delle loro origini e della storia locale da conoscere e da condividere. Una possibilità per puntualizzare il valore della conoscenza di culture diverse, per arricchire il patrimonio di conoscenze, ma soprattutto per favorire l'educazione a un'apertura mentale che insegna a “guardare oltre”.

Un'esperienza scolastica che mette in risalto il valore della progettualità didattica per mettere in relazione la curiosità con l'elaborazione mentale, i dati raccolti come pilastri per comprendere e collocare le varie storie nel contesto culturale del tempo. Un' esperienza che può potenziare il valore delle proprie radici per rinfrancare l'identità personale, familiare, paesana, come un dono per crescere “coscientemente con gli altri”. Mi sento conquistata da un'iniziativa offerta agli alunni di montagna per conoscere e valorizzare la storia del loro passato come occasione per leggere  il presente, per allenare la mente al confronto con altre culture, allo scambio per portare nel loro ambiente i segni del cambiamento per il progresso culturale, sociale, economico dei luoghi scelti per restare e per viverci.

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