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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità

Il Rotary Club Fiorenzuola e Piacenza Sant'Antonino incantati dalla Madonna Sistina 

Tiziana Meneghelli e Monica Patroni, rispettivamente presidenti  dei Rotary Club Fiorenzuola d’Arda e Piacenza S.Antonino,  hanno condotto  una  numerosa  compagine dei due  sodalizi  in una visita guidata ai tesori  del complesso di San  Sisto, ed in particolare  al grande capolavoro  di Raffaello, cui è dedicata la mostra.  

Grande il successo dell’iniziativa, testimoniato dalle presenze (ben tre i gruppi organizzati )  e dai commenti espressi dai  soci  dei Club nel corso della  comune conviviale tenutasi, dopo la visita, al  Circolo dell’Unione di Piacenza, alla presenza del Presidente del Circolo  Stefano Sfulcini, membro del direttivo del Rotary Club Fiorenzuola d’Arda.

La  visita alla mostra cittadina, in  chiusura al  31 ottobre, ha suscitato  grande apprezzamento, sia da parte dei soci che per la prima volta si approcciavano  al complesso, sia a quelli che conoscevano la Chiesa e il capolavoro pittorico, ma che hanno potuto godere di un percorso  guidato  innovativo e di raro interesse.

L’evento , voluto dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio è stato  curato dal critico Eugenio Gazzola, dalla direttrice dei Musei di Palazzo Farnese Antonella Gigli e dal direttore dei beni culturali della Diocesi Manuel Ferrari  ed è inserito tra gli eventi ufficiali per l’anno 2020/2021, organizzati per le  celebrazioni dei cinqucento anni dalla morte del pittore urbinate. Si tratta di un inedito  e prezioso  progetto multimediale.

Come ben noto  l'originale  della Madonna Sistina, commissionata a Raffaello da Papa Giulio II nel 1512 per il complesso cittadino (ove rimase per 240 anni)  è oggi esposto a Dresda, dove è in esilio dal 1754, sia pure  dopo  diverse traversie, sapientemente illustrate durante il tour guidato (basti citare il fatto che la grande tela  fu messa in sicurezza durante i bombardamenti su  Dresda  nel  ‘45, poi  trafugata e trasferita in Russia  , per poi ritornare  definitivamente Dresda nel 1955).

La  Madonna, gli angeli, i Santi  (Santa Barbara e San Sisto)  rappresentati nel capolavoro di Raffaello (in alcuni Paesi ben più popolare della Gioconda leonardesca), si sono rivelati  ancor più “intriganti”  dopo le sapienti spiegazioni. Il percorso ha reso  disponibili opportunità del tutto uniche:  visitare  gli ambienti benedettini dell'Abbazia per la quale  il dipinto  fu realizzato,  analizzare l’opera  attraverso videoproiezioni, ricostruzioni virtuali, installazioni immersive, approfondire  le ripercussioni storiche, letterarie e popolari  del  capolavoro.

La  Madonna Sistina  è veramente un'icona  slegata dai tempi e dai luoghi, per  gli ortodossi  russi una icona religiosa vera e propria, che ha ispirato numerosi  teologi, alcuni convertiti, pare, a seguito della sua contemplazione . Gli scritti  rammentano una sua supposta  “origine”  soprannaturale;  Raffaello l'avrebbe infatti  dipinta – tra il 1512 e il 1513 -   dopo  una visione mistica.

La visita ha preso le mosse dall’appartamento dell’Abate, aperto al pubblico per la prima volta, per poi snodarsi verso la galleria secentesca,   ambiente prezioso   dove le illusioni ottiche vengono enfatizzate  dagli  interventi cromatici, e il vestibolo, che vede la presenza  virtuale di  quattro protagonisti della storia del  sito (la fondatrice Angilberga, l'Abate Gandulfus, l'architetto piacentino - allievo del Bramante -  Tramello , che  ristrutturò Chiesa ed Abbazia ad inizio ‘500 e  la duchessa Margherita d'Austria, sepolta  nel complesso) . Nella  biblioteca  del monastero  è stato quindi illustrato il testamento di Angilberga  , nonché  la regola monastica.

L’attenzione è quindi ritornata alla  Madonna  con  il Bambino e gli “angioletti  perplessi”  appoggiati su un davanzale  hanno avuto maggior fama popolare  rispetto ai due Santi rappresentati.  Tale trasposizione  del dipinto   nella cultura popolare e massmediologica  ( in particolare degli angioletti)   è stata illustrata  ai soci   durante la permanenza  nella “stanza pop”, una inedita installazione cubica,  a specchi , che vede presentate  quelle che sono state descritte  come alcune  “ dissacrazioni kitsch”  (  Dalì, Warhol, per arrivare fino a Fiorucci). Altrettanto successo ha avuto tra i rotariani la proiezione del filmato, avvenuta nel monumentale ambiente della Cripta, che ha sapientemente illustrato  i due  anni di estenuanti  trattative tra monaci di San Sisto  e l’intermediario di  Augusto III, elettore di Sassonia e re di Polonia,  maggior collezionista d'arte della sua epoca, che acquistò l’opera  per 25.000 scudi romani,  cifra più alta mai pagata fino ad allora per un'opera d'arte.

Degna di nota anche la permanenza e le spiegazioni delle vicende  letterarie legate all’ opera illustrate, in modo quasi plastico, su una parete  che vede fissati volumi e pagine ad essa dedicati   da grandi  letterati ed intellettuali. La tela ha  infatti ispirato  numerosissimi  di scrittori  e filosofi,  basti citare a titolo esemplificativo Schiller,  Goethe, Schopenhauer,  Pushkin, Gogol, Nietzsche, Freud, Weber, Heidegger, Bloch, Mann,  Dostoevskij …… ma l’elenco completo sarebbe  ben più vasto. E’ stata quindi raggiunta la Chiesa, architettura rinascimentale progettata appunto  dal Tramello,  tramite una suggestiva scala  elicoidale a lumaca.

I rotariani hanno  qui  potuto avere l’emozione  di accomodarsi in seno al  coro ligneo  realizzato a far tempo dal 1514,  sulle preziose sedute ornate da intagli rinascimentali , partecipando virtualmente ai vespri  che i monaci recitavano ai piedi della Madonna   Sistina , ancor oggi presente , sia pure in copia.  Durante l’ascolto di questi originali “vespri” , attraverso una  un'installazione di project mapping i marmi del pavimento hanno mostrato proiezioni di grande impatto. Dopo un ultimo passaggio tra le navate, il transetto e il monumentale ingresso  gli ospiti si sono accomiatati, per raggiungere la sede della conviviale, in Piazza Cavalli.

Le due padrone di casa Meneghelli e Patroni hanno quindi  accolto i soci nella prestigiosa sede del Circolo dell’Unione, sottolineando  in apertura quanto stupore e meraviglia avesse  caratterizzato la visita  appena conclusa. L’applauso dei convenuti ha  chiaramente  ribadito quanto l’affermazione fosse unanimemente  condivisa.  Le Presidenti hanno ribadito  l’importanza della mostra, che ha fatto onore alla Città , facendo veramente rivivere a Piacenza l’opera  di Raffaello e valorizzando la meravigliosa Chiesa Abaziale di San Sisto. Sono stati anche ripercorsi i passaggi che hanno portato i due Club ad organizzare evento e conviviale, a suggello di collaborazioni che devono caratterizzare le sinergie  positive tra i  sodalizi.

Meneghelli e Patroni hanno colto l’occasione per rammentare ai soci  gli impegni  del prossimo futuro , alcuni comuni anche se ovviamente   organizzati in dati diverse  : appuntamenti statutari , iniziative  di carattere ecologico ed ambientale , organizzazione  di supporto  al programma rotariano ”End Polio”. A tale riguardo Tiziana Meneghelli ha ricordato ai soci del Rotary Fiorenzuola d’Arda l’appuntamento di domenica 17 ottobre , a Fiorenzuola : verrà predisposto uno stand informativo ,  dove i soci potranno  illustrare a quanti interessati lo sforzo   e l’impegno del Rotary nel sostenere  iniziative  tese all’eradicazione della malattia. Spazio quindi alla bella conviviale , che ha visto seduti al tavolo presidenziale  Tiziana Meneghelli e consorte, Monica Patroni, Maria Grazie Sabato e Corrado Celli , rispettivamente segretario e tesoriere del Rotary Club S.Antonino, e Giudo Bosi,  presidente del Rotaract Fiorenzuola d’Arda .

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