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Il Rotary Piacenza Farnese ed il Rotary Fiorenzuola incontrano il patriarca dei cattolici mediorientali

L’incontro con una Chiesa Cattolica martoriata, circondata dal mondo musulmano, che opera in una realtà di guerre e contrasti: il Patriarca della Chiesa di Antiochia dei Greco-Melkiti Youssef Absi si è confrontato con i soci dei Rotary Piacenza Farnese e Fiorenzuola

L’incontro con una Chiesa Cattolica martoriata, circondata dal mondo musulmano, che opera in una realtà di guerre e contrasti: è avvenuto giovedì presso il Grande Albergo Roma, tra il Patriarca della Chiesa di Antiochia dei Greco-Melkiti, Youssef Absi, in un interclub con i soci dei Rotary Piacenza Farnese e Fiorenzuola d’Arda con alla testa i due presidenti Paolo Bosi e Rinaldo Onesti. Con loro anche numerosi soci del Circolo dell’Unione con il Presidente Stefano Sfulcini.  Con il Patriarca è intervenuto anche il vicario patriarcale e Vescovo di Gerusalemme Mons. Yaser Al- Ayyash. Presente pure Enrico Bensi, piacentino, responsabile del gruppo emiliano dell’Ordine patriarcale della S. Croce di Gerusalemme che opera per far conoscere la realtà culturale e religiosa dell'Oriente cristiano e sostenere alcune opere sociali del patriarcato in Terra Santa. “Cerchiamo- ha detto di sensibilizzare le persone sulle problematiche dei cristiani d’Oriente palestinesi-siriani che hanno bisogno di non essere lasciati soli, di sentirsi considerati; sono eroi a restare in queste terre martoriate”.

“Sono contento ed orgoglioso- ha sottolineato il Patriarca Melchita-greco cattolico di Antiochia, Alessandria e Gerusalemme - di essere stasera con voi; dalla sua fondazione la nostra chiesa ha vissuto momenti difficili, con una diaspora che si è diffusa in tutto il mondo. In Italia il punto di riferimento è la chiesa di S.Maria in Cosmedin a Roma; siamo circondati dal mondo mussulmano ed la nostra realtà è caratterizzata da una instabilità economica, sociale e politica. Siamo una chiesa cattolica orientale di rito bizantino con oltre un milione di fedeli, con sede in Siria, Libano e Palestina e la maggior parte delle sue sedi vescovili si trova nel mondo Arabo. Una sola chiesa- ha detto- con tante anime. Noi sentiamo questa solidarietà dei cavalieri della S. Croce di Gerusalemme e quella dell’Europa e del mondo; siamo infatti presenti soprattutto in Canada dove sono emigrati molti nostri giovani, ma anche in Turchia, Messico, Stati Uniti, Argentina, Brasile e Venezuela”.

Il Patriarca ha ricordato l’incontro e la Messa concelebrata Messa a Santa Marta con Papa Francesco che per l’occasione l’aveva dedicata ad un “popolo crocifisso, come Gesù, un popolo che soffre, ed ai cristiani perseguitati in Medio Oriente, che danno la vita, danno i beni, le proprietà perché sono cacciati via". Ha sottolineato inoltre “l’atmosfera di amicizia e serenità riscontrata in Italia; ha ringraziato gli Stati per il loro aiuto che deve- ha precisato- aiutare i nostri giovani a rimanere nel loro paese o ad accoglierli perché vi risiedano in modo dignitoso”. Al termine della serata presso la suggestiva terrazza del “Roma”, i due presidenti Rotariani hanno consegnato a Mons. Youssef Absi i gagliardetti dei rispettivi Club.

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