Il salumificio Giordano bissa il successo: è tra i "top italian food" 2023 scelti da Gambero Rosso
Il volume da anni seleziona le migliori aziende e le promuove, in Italia e all'estero, come rappresentative della migliore qualità del settore agroalimentare del Made in Italy
Il salumificio Giordano di Carpaneto è entrato a far parte per la seconda volta consecutiva (con il prosciutto cotto di Capitelli di Borgonovo) nella guida “Top Italian Food 2023” di Gambero Rosso, il volume che da anni seleziona le migliori aziende e le promuove, in Italia e all'estero, come rappresentative della migliore qualità del settore agroalimentare del Made in Italy.
«La Natura è stata generosa nei confronti di un Paese piccolo come il nostro, donandoci il più grande giacimento di biodiversità agroalimentare del Pianeta. La capacità di fare impresa, unita al genio e alla creatività che fanno storicamente parte del nostro Dna, ha reso l’Italia il Paese più amato al mondo per prodotti agricoli, per prodotti trasformati e per la cucina». Questo era il tema della guida Top italian Food, giunta quest’anno alla settima edizione, presentata al Centro congressi “La Nuvola” di Roma in viale Asia. Nell’arco della giornata si sono susseguiti diversi eventi: presentazione delle tre guide firmate Gambero Rosso Top Italian Food & Wine, Grandi Salumi e Berebene 2023, masterclass e una grande degustazione aperta al pubblico all’insegna del gusto Made in Italy.
La manifestazione che ha incoronato ancora una volta Giuseppe Michelazzi titolare del salumificio “Giordano” è una prestigiosa vetrina per gli storici prodotti dell’eccellenza italiana tra cui i salumi. Qualità sempre più alta nelle produzioni artigianali e nelle linee premium dell’industria di fascia alta. Minore uso di additivi e conservanti. Crescita dei salumi biologici, di filiera chiusa e ottenuti da antiche razze suine. Prodotti innovativi, a dimostrazione che la salumeria non è roba di pizzi e vecchi merletti, sempre uguale a sé stessa, ma un settore dinamico, capace di evolversi, di dare suggestioni nuove, di respirare l’aria del cambiamento che investe nell’ultimo trentennio il mondo della gastronomia. Tutte prerogative riconosciute al salumificio “Giordano” (come del resto al “re dei prosciutti cotti” Capitelli), ma anche tutti gli altri salumifici che operano sul territorio piacentino sono caratterizzati da livelli qualitativi di assoluto rilievo.
Luigi Salerno, Amministratore Delegato Gambero Rosso, ha dichiarato: «Da sempre supportiamo le aziende di qualità eccellente nella promozione dei prodotti Made in Italy nel mondo. Una qualità che si unisce alla sapienza, alla creatività e all’arte di trasformazione di aziende e produttori che contribuiscono con il loro lavoro al prestigio internazionale del nostro Paese. Chiudiamo il 2022 nel miglior modo che conosciamo: degustando prodotti e vini di qualità che selezioniamo nelle nostre storiche guide e con un momento di grande approfondimento per far emergere ancora di più il settore agroalimentare, ingranaggio fondamentale per la crescita del grande motore Italia». «E’ stato un onore - ha commentato Michelazzi - per il nostro salumificio, ma anche per il territorio piacentino che rappresenta, essere stati scelti tra gli ambasciatori dei prodotti del food italiano di qualità».
La guida “Top Italian Food” del Gambero Rosso ha aggiunto dallo scorso anno un bollino che accompagna le imprese selezionate favorendone l’inserimento nei mercati mondiali. Grazie al bollino introdotto come garanzia di qualità italiana, le aziende come Giordano avranno uno strumento in più per potersi contraddistinguere in Italia e in particolare all’estero ove il Made in Italy è spesso oggetto di subdole imitazioni. Un mezzo per favorire i prodotti dell’agroalimentare e sviluppare la crescita del fatturato, ma soprattutto il riconoscimento in termini di prezzo che tali eccellenze meritano. A questo cui si affianca anche un altro strumento fondamentale: la guida Top Italian Restaurants che, dal 2016, premia i migliori ristoranti italiani all’estero.
«Qui - chiarisce Michelazzi - siamo presenti in numerose città, soprattutto in Francia. Il nostro export è aumentato e continuerà a crescere perché il prodotto italiano di qualità è il simbolo della straordinaria ricchezza dei nostri territori, è emblema di qualità, convivialità, è il “sentiment” che coniuga varietà e qualità. Questo bollino sui nostri salumi è un’ulteriore attestazione di eccellenza, un’aggiunta al già prestigioso marchio Dop di cui possono fregiarsi, unici in Europa con coppa, salame e pancetta i salumifici aderenti al Consorzio di cui faccio orgogliosamente parte e auspico che questo riconoscimento sia un ulteriore tassello per il riconoscimento della qualità di tutti i salumi Dop piacentini».
E ancora: «Nel mio salumificio che, come altri vanta una lunga storia, ho cercato di coniugare sempre la tradizione con l’innovazione, l’appartenenza al Distratto del cibo sarà ulteriore occasione per migliorare le nostre strutture di lavorazione e poter offrire ai mercati, anche esteri, prodotti sempre migliori che vanno fatti sempre meglio conoscere, così come va migliorata la logistica per la distribuzione. Sono presente con i miei salumi - ricorda Michelazzi - in Eataly, Esselunga, Metro e nei migliori ristoranti e salumerie italiane, ma entrare in questa guida significa poter utilizzare un grimaldello per penetrare sempre di più nei mercati esteri. Attualmente trasformo circa 800mila chili di carni nel mio salumificio grazie all’ausilio di 17 dipendenti, è evidente che un ulteriore aumento produttivo per l’estero significa sviluppo, lavoro e successo per il territorio che esprime la nostra cultura norcina».
«Anche l’appartenenza al “Distretto del Cibo dei Salumi DOP Piacentini” e che rappresenta il primo “Distretto del Cibo” riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna, unico Distretto per i salumi DOP compreso nell'elenco del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, è un ulteriore strumento a disposizione di tutti noi soci del Consorzio per perseguire in modo concreto la costituzione di una filiera produttiva collegata ai salumi DOP tutta piacentina. Grazie al Distretto del Cibo - ha proseguito - abbiamo in programma importanti ampliamenti logistico-tecnologici, che ci consentiranno di estenderci sui mercati italiani ed esteri, senza mai perdere di vista la prerogativa che ci ha sempre contraddistinto, coniugare tradizione ed innovazione, nel segno della qualità delle Dop piacentine».