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Il vescovo Ambrosio scrive ai sacerdoti: «Grazie di cuore per tutto ciò che fate»

L'elenco delle varie iniziative di preghiera. Il messaggio del vescovo ai sacerdoti e diaconi della Diocesi piacentina-bobbiese

Anche la Diocesi, provata dalle ultime perdite - sono sei i sacerdoti deceduti in pochi giorni - dovute al Covid-19, si è riorganizzata per stare vicina ai propri fedeli al tempo del Coronavirus. Il vescovo Gianni Ambrosio ha scritto una lettera ai sacerdoti e ai diaconi per ringraziarli per quello che fanno e per benedirli. «Sono molte le iniziative che vengono proposte in questi giorni difficili per sostenerci nella preghiera, nella comunione, nella speranza. Grazie di cuore per tutto ciò che fate. Vi saluto con grande affetto e invoco su ciascuno di voi la benedizione del Signore». 

Impossibilitati a celebrare messa con i fedeli, ecco le proposte per i prossimi giorni. Alla sera del 23 e del 24 marzo alle 18,30 recita del Rosario nel Triduo per la festa dell’Annunciazione. Mercoledì alle 18,30 il Vescovo pregherà il Rosario nel Santuario Madonna di Campagna. Questo Rosario sarà trasmesso online. Si prega, là ove è possibile, di suonare le campane alle 18,15. Sempre il 25 marzo, alle ore 12.00, ci uniamo con Papa Francesco e con le Chiese cristiane per recitare insieme il Padre Nostro. Il Papa ci ricorda che: “Nel giorno in cui molti cristiani ricordano l’annuncio alla Vergine Maria dell’Incarnazione del Verbo possa il Signore ascoltare la preghiera unanime di tutti i suoi discepoli che si preparano a celebrare la vittoria di Cristo Risorto”. Il 27 marzo, venerdì, il Vescovo si recherà al cimitero di Piacenza per un momento di preghiera e di benedizione. Questo gesto è in comunione con tutti i Vescovi italiani. Ogni parroco, se è possibile, si rechi al cimitero della sua parrocchia in comunione di preghiera con i Vescovi. Sempre il 27 marzo alle ore 18.00 ci uniamo con il Santo Padre per la preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro; sempre il Papa ci ricorda: “Ascolteremo la Parola di Dio, eleveremo la nostra supplica, adoreremo il Santissimo Sacramento, con il quale al termine darò la Benedizione Urbi et Orbi, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria”.
 

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