rotate-mobile
Attualità Ottone

«In montagna occorre conciliare i nostri valori culturali a modelli di sviluppo ambientale sostenibile»

La riflessione sullo sviluppo della montagna del vicesindaco di Ottone, Maria Lucia Girometta

«L’Alta Val Trebbia ligure e piacentina, compresa nel cosiddetto “Territorio delle 4 province” trova sulla vetta del monte Alfeo o nelle sue vicinanze il punto d’incontro e relazione tra Piacenza e Pavia, Alessandria e Genova. Un singolare “quadrilatero” tra monti selvaggi di rara bellezza e suggestione: verde incontaminato di boschi e pascoli e limpidi torrenti. Gli antichi Liguri e Celti, nostri antenati, ebbero sulle cime più elevate in altitudine e incanto, Santuari molto frequentati ed ameni: Alfeo, Lesima, Dego, Penice, Penna... S’innalzano i nostri monti a dominio del mar Ligure a sud, con vista su Corsica, Elba, Gorgona, Capraia e l’arco innevato delle Alpi con Cervino, Rosa, Gran Paradiso, sullo sfondo. Emozioni, impagabili, assolute panacee di vita; prospettive d’umanità e cultura, nuova, profonda, varia. Il territorio ha rappresentato facilità di transito per gli antichi, tra Pianura Padana e Liguria e divenne crocevia di popoli, religiosità, incontri e scambi. Traffici e commerci hanno scritto indelebili pagine di arte, storia, poesia nel gran libro del territorio. Libro che si sfoglia ad ogni passo: ogni passo diventa suggestione! Paesini tra verde e azzurro incantano mentre sporgono campanili tra boschi e selve esuberanti, quasi opprimenti... Sogno continuativo ad occhi aperti. E dopo questa visione romantica, occorre dire che oggi, per uno sviluppo concreto della Maria Lucia Girometta-4montagna, sono necessarie strategie di gestione del territorio capaci di conciliare i nostri valori culturali, ecologici ed economici, sulla base di modelli di sviluppo ambientali sostenibili. Il paesaggio è il primo elemento sul quale si poggia la nostra identità e il nostro senso di appartenenza ai luoghi e alle comunità, è uno strumento fondamentale di coesione sociale e territoriale e determina la qualità della vita dei cittadini della nostra provincia. In una prospettiva di sviluppo sostenibile, la gestione della montagna e delle aree rurali deve essere strettamente integrata a quella delle aree urbane, nel contesto di strategie di area vasta in grado di governare in modo interconnesso, armonico e coordinato le diverse aree. La sfida per i nostri territori di montagna è quella di riuscire a coniugare efficienza, dinamismo economico e sostenibilità, ponendo attenzione alla loro fragilità e bellezza e ai loro valori culturali e naturalistici. La nostra montagna presenta dei paesaggi che sono elementi di forte attrattiva e possono rappresentare una grande risorsa, se adeguatamente valorizzati mediante l’integrazione tra attività turistiche, e produzioni alimentari di qualità. Occorre massima attenzione al turismo implementando nuove strategie e nuovi modelli di sviluppo di settore, puntando sulla qualità dell’ospitalità e dei servizi. In altri termini le attività economiche nel nostro territorio, soprattutto in montagna, vanno sempre più orientate verso obiettivi qualitativi, piuttosto che quantità. E’ inoltre assolutamente necessario far conoscere i caratteri storici, naturalistici, antropologici del nostro territorio e sostenere l’attrattività della montagna con azioni rivolte non solo ai turisti ma anche ai residenti. E’ noto l’orgoglio di chi vive la montagna e pertanto è utile avere la consapevolezza del ruolo sociale di chi vi abita, riconoscendo e premiando le iniziative più efficaci, innovative e coraggiose. Pertanto sono da premiare le iniziative orientate all’attivazione di progetti per valorizzare alberghi, b&b, agriturismo, e a ripristinare la “sentieristica”, tanto cara e necessaria per chi ama camminare. Per ultimo è importante che, per le azioni di marketing territoriale per promuovere i territori sul mercato turistico, serve una fattiva sburocratizzazione e una riqualificazione della viabilità di accesso alle valli».

Maria Lucia Girometta, vicesindaco del Comune di Ottone

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«In montagna occorre conciliare i nostri valori culturali a modelli di sviluppo ambientale sostenibile»

IlPiacenza è in caricamento