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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il taglio del nastro / Ferriere

Un nido tra i boschi, l’asilo di Ferriere è realtà

Taglio del nastro per il servizio di asilo nido (già partito a ottobre) in montagna. Il sindaco Oppizzi: «Imprescindibile per vivere qui». Reggi: «Segnale bellissimo»

Il “nido tra i boschi” è finalmente realtà. La struttura è partita ai primi di ottobre, ma il Comune di Ferriere ha voluto inaugurare ufficialmente la struttura – nel complesso scolastico “Pietro Inzani” di Casa Rossa – con un momento di condivisione e di festa. Può ospitare una decina di bimbi: al momento attuale sono in sette a frequentare l’asilo. Solo qualche anno fa sarebbe stata considerata una utopia: un improvviso “baby boom”, iniziato nel 2020, ha permesso di pensare di poter aprire la struttura, gestita dalla cooperativa sociale “Eureka” di Piacenza.

«È stato difficile aprire il nido - ha spiegato il sindaco Carlotta Oppizzi dopo il taglio del nastro, avvenuto sabato 17 dicembre - il paese ha fatto il tifo per questo. Crediamo che sia imprescindibile per tornare a vivere in montagna avere servizi e infrastrutture. L'apertura del nido era fondamentale per le famiglie, lo consideriamo un risultato importantissimo. Ringraziamo le famiglie e la cooperativa Eureka, la sua coordinatrice e le educatrici che hanno scelto di lavorare qui. La Fondazione di Piacenza e Vigevano ci ha supportato. Ora il sorriso dei bambini cancella ogni preoccupazione. Possono giocare, apprendere, socializzare e creare legami d’amicizia».

La coordinatrice del servizio (e presidente di Eureka) è Carolina Soldati. «La nostra cooperativa è nata nel 1989, oggi ha 140 dipendenti. Lavoriamo con la disabilità adulta e con l'infanzia. Il nido non è solo un luogo dove le famiglie possono portare i loro bambini. È molto di più, è il luogo dove si costruiscono le identità delle persone. La pedagogia ci dice che i primi anni sono fondamentali per la crescita. Bisogna proporre ai bimbi esperienze di vita che li facciano crescere». «Ringrazio il sindaco Oppizzi, ci vuole coraggio e determinazione per aprire un servizio qui. Ringrazio il presidente Reggi, che ha una sensibilità particolare sul sociale, fu il nostro primo presidente». Soldati giudica positivamente questa prima parte di anno di attività. «La comunità di Ferriere ci ha accolto con gioia. Non sono nativa del posto ma è un luogo al quale sono legata. È una comunità con molta intelligenza sociale».

Erano presenti al taglio del nastro gli alpini della sezione di Ferriere (con il 102enne Antonio Barbieri di Pomarolo), il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Roberto Reggi, il sindaco di Farini Cristian Poggioli, la senatrice Elena Murelli, don Stefano Garilli e l’Amministrazione comunale di Ferriere. «Per un sindaco – ha preso la parola Reggi - inaugurare un asilo nido penso che sia la cosa più bella di un mandato. Di solito un sindaco di montagna ha delle grane da gestire… aprire un asilo nido invece è una scelta politica e volontaria. Un segnale bellissimo non solo per Ferriere, ma anche per tutta la comunità piacentina». Un papà, Lorenzo Bavagnoli, a nome delle famiglie, ha voluto ringraziare il Comune per l’iniziativa. «Ricordo i problemi iniziare per aprire la struttura. Ringrazio le educatrici, lasciare i figli in un posto sicuro ci rende sereni a lavoro. Io, ad esempio, non sarei potuto rimanere a vivere qui senza l’apertura di questo posto. Inoltre l’asilo rimane aperto fino alle 16, venendo incontro alle esigenze delle famiglie».

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