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Indagini archeologiche, via agli scavi dietro le absidi del Duomo

Gli scavi hanno lo scopo di valutare lo stato del deposito archeologico in un’area scarsamente conosciuta e di raccogliere nuovi elementi relativi alla cristianizzazione

Il 3 maggio hanno avuto inizio le indagini archeologiche che interesseranno per tutto il mese l’area retrostante le absidi della Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Giustina. Gli scavi si inseriscono nell’ambito del Protocollo d’intesa per attività finalizzate alla valorizzazione, promozione, studio e ricerca del patrimonio archeologico del comune di Piacenza”, sottoscritto nel 2020 dalla Soprintendenza di Parma e Piacenza, dal Comune di Piacenza, dalla Diocesi di Piacenza e Bobbio, e dai dipartimenti di cultura e civiltà delle Università di Bologna e di Verona,  finalizzato a definire un progetto di studio e censimento del potenziale archeologico della città di Piacenza, in modo di approfondire e arricchire le conoscenze storiche sul nucleo urbano e costituire un adeguato strumento di tutela e valorizzazione.

«I saggi archeologici – ricorda Francesca Michelotti dell’ufficio tutela archeologica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza e responsabile del procedimento - seguiti alle indagini preliminari non invasive svolte nel mese di marzo, sono il frutto della collaborazione tra la Diocesi di Piacenza e Bobbio e l’Università degli studi di Verona e possibili grazie alla concessione di scavo autorizzata dalla Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio del Ministero della cultura».

«Indirizzati all’indagine di un contesto archeologico di grande valore storico per l’epoca medievale, gli scavi si prefiggono di valutare lo stato del deposito archeologico in un’area scarsamente conosciuta e di raccogliere nuovi elementi relativi alla cristianizzazione delle città emiliane. La ricerca offrirà inoltre l’occasione per arricchire i dati relativi al cantiere romanico della Cattedrale, raccordando i risultati delle indagini odierne con quelli provenienti dagli scavi pregressi e contribuendo alla ricostruzione della topografia antica della città».

«In occasione dei festeggiamenti per i 900 anni della cattedrale la diocesi di Piacenza-Bobbio – aggiunge Manuel Ferrari, direttore dell’Ufficio dei Beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio - ha inteso promuovere un articolato piano scientifico di ricerca volto a meglio conoscere e indagare la storia del complesso episcopale piacentino. Fin dall’IX secolo nel comparto sud-ovest della città sono attestate le chiese di Santa Giustiana, di San Giovanni de Domo e poi di Santa Maria Assunta, oltre all’antico battistero di poco scostato dalla colonna dell’Immacolata. Per nessuno di questi edifici, tranne l’attuale cattedrale (e in maniera approssimativa per il battistero), si conosce l’esatta collocazione. Stabilirne la posizione nella città medievale, comprenderne la relazione, individuarne le gerarchie significa ricostruire una parte importante della nostra storia, e tracciare nuovi percorsi di conoscenza, approfondimento, valorizzazione. Per far questo si è dato corso nell’ambito del “Protocollo d’intesa per attività finalizzate alla valorizzazione, promozione, studio e ricerca del patrimonio archeologico del comune di Piacenza”, ad un primo scavo di ricerca nel giardino delle absidi preceduto da un accurata indagine georadar, seguirà dalla seconda metà del mese un accurata scansione georadar di tutto l’interno del duomo e della piazza antistante. Tutti i risultati che emergeranno saranno raccolti e presentati all’interno del convegno internazionale di studi curato dal prof. Carlo Arturo Quintavalle l’ultima settimana di settembre 2022, per restituire una “nuova storia” di questo importante isolato urbano. Un particolare ringraziamento per il lavoro sin qui svolto e per quanto si andrà a fare va rivolto ai dipartimenti di cultura e civiltà delle Università di Bologna e di Verona. Il progetto si inserisce all’interno delle celebrazioni per i 900 anni della cattedrale coordinato dal comitato di scopo di cui oltre alla diocesi di Piacenza-Bobbio fanno parte Regione Emilia-Romagna, il Comune di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di Commercio di Piacenza, banca Credit Agricole

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