rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Le considerazioni

«Nessun allarmismo, il numero di infarti è simile agli anni scorsi»

Una serie di casi avvenuti nelle ultime settimane ha scatenato il “dibattito social” in merito ad una correlazione con i vaccini. Bardasi: «Nessun aumento rispetto agli anni precedenti»

«Il numero di casi di infarti registrati a Piacenza e provincia quest’anno è in linea con il dato degli anni precedenti. E quelli degli ultimi tre anni sono sovrapponibili a quelli del triennio precedente». Paola Bardasi, direttore generale Ausl, stoppa polemiche e considerazioni – in particolare diffuse sui social – da parte di diversi piacentini, che mettono in correlazione una serie di recenti casi d’infarto con gli effetti delle vaccinazioni Covid.

«Non c’è alcun allarme - precisa Bardasi - e alcuna incidenza maggiore rispetto agli anni precedenti. Mi sento di tranquillizzare la popolazione. Nonostante l’alto numero di defibrillatori presenti sul territorio, 1144, in alcune circostanze il decesso è nell’ordine delle cose. Dobbiamo comunque continuare sulla formazione nell’utilizzo dei Dae».

I numeri forniti dall’azienda sembrano confermare quanto sostiene il direttore generale. Nel 2019 sono stati 164 i casi di infarto registrati nell’intera provincia piacentina. Nel 2020, anno in cui è scoppiata la pandemia, sono stati 139. Nel 2021 i casi certificati sono risultati 159. Nell’anno appena concluso, 156.

Sulla questione è voluto intervenire anche Stefano Nani, dirigente “Professioni sanitarie Area Emergenza territoriale 118”. «Non mi ha colpito - ha aggiunto il dottor Nani - il numero di casi d’infarto avvenuti negli ultimi tempi a Piacenza. Mi ha invece colpito, invece, il numero di persone salvate a Piacenza grazie ai soccorsi di cittadini comuni e sanitari. Perché il sistema dimostra di saper funzionare».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Nessun allarmismo, il numero di infarti è simile agli anni scorsi»

IlPiacenza è in caricamento