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Fondazione di Piacenza e Vigevano

Informazione scientifica, a Piacenza l'ex astronauta ESA Paolo Nespoli

Comprendere scoperte e opportunità della scienza e stimolare uno sviluppo responsabile e sostenibile: è uno dei temi attorno ai quali ruota la sesta edizione della Giornata di studi di UGIS - Unione Giornalisti Italiani Scientifici

Comprendere scoperte e opportunità della scienza e stimolare uno sviluppo responsabile e sostenibile: è uno dei temi attorno ai quali ruota la sesta edizione della Giornata di studi di UGIS - Unione Giornalisti Italiani Scientifici, in programma a Piacenza il 26 novembre. Temi che si innestano sulla sfida che riguarda presente e futuro del mondo dell’informazione e sulla formazione dei giornalisti. L’iniziativa è nata come parte di un programma pluriennale sulla divulgazione e la corretta ed equilibrata comunicazione scientifica ai media e al pubblico di UGIS, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti e Fondazione Ordine Giornalisti dell’Emilia-Romagna e FAST- Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, con il prezioso sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Due gli eventi in programma. Al mattino dalle 9 alle 13 presso lAuditorium della Fondazione (via Sant’Eufemia 12) si tiene il corso di formazione per i giornalisti sul tema “La deontologia nell’informazione scientifica: comunicare il mondo della ricerca nelle notizie”. Intervengono Giorgio Scita (IFOM - Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare e Università degli Studi di Milano); Sahra Talamo (Università di Bologna, esperta di radiocarbonio); Piero Martin (Università degli Studi di Padova, esperto di fusione nucleare); Paola Rovellini (manager MAE, Piacenza) e Alessandro Fanni (start-up CSHARK, Piacenza). L’apporto dei due esperti piacentini sarà di particolare interesse:  “Raccontare nelle notizie il futuro della fibra di carbonio: navigazione, aerospazio, energia, medicina” è il tema dell’intervento della Rovellini, esperta di chimica e tecnologie innovative per lo sviluppo in ambiti multidisciplinari; con “Il satellite di Piacenza diventa una costellazione”, Fanni spiegherà come si è costruito e lanciato con Space X di Elon Musk un satellite e ora se ne stia realizzando una costellazione di cento.

Nel pomeriggio dalle 14 alle 18, presso Spazio XNL (via Santa Franca 36), l’incontro aperto anche al pubblico “Salute, clima, spazio: etica per un mondo di notizie responsabili”. Si dibatterà di grandi argomenti di attualità, che per la loro complessità implicano un approccio etico e responsabile del giornalista. L’obiettivo è comunicare seguendo i dettami dell’approfondimento e della deontologia giornalistica, sia l’informazione scientifica e sanitaria che le correlazioni di carattere economico che gravitano attorno al mondo della ricerca. Intervengono i giornalisti Giovanni Caprara (presidente UGIS ed editorialista scientifico del Corriere della Sera), Silvestro Ramunno e Giovanni Rossi (presidente e past- president dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna), in un dialogo con Paolo Nespoli (ex astronauta ESA – European Space Agency ed ingegnere), Carlo Barbante (direttore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR e referente per l'Italia del Progetto Ice Memory) e Giuseppe Remuzzi (direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS).

Nelle edizioni passate l’iniziativa di Ugis ha avuto come ospiti e relatori personaggi di primo piano della scena scientifica: Piero Angela, l’astronauta Luca Parmitano, la direttrice del CERN Fabiola Gianotti, la fisica Lucia Votano, già a capo del Laboratorio del Gran Sasso, l’astrofisica Marica Branchesi, il direttore dell’Osservatorio astronomico INAF di Padova-Asiago Roberto Ragazzoni. E ancora, Umberto Guidoni, ex astronauta, Alessandra Sciutti, ricercatrice di robotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Sandra Savaglio, astrofisica docente all’Università della Calabria.

Nata nel 1966, con una missione nella comunicazione e divulgazione dell’informazione scientifica ai media e al pubblico, UGIS – Unione Giornalisti Italiani Scientifici negli ultimi anni ha portato avanti con vari Ordini regionali dei Giornalisti molti seminari di formazione su molti temi scientifici e sulla deontologia per i giornalisti, in presenza e in streaming. Indicazioni contenute nel Manifesto di Piacenza di UGIS, pubblicato nel 2018 che con enti, istituzioni e associazioni continua un percorso di divulgazione.  “Per affrontare il mondo della ricerca nelle notizie occorre infatti una informazione qualificata e verificata: analisi delle fonti, anche internazionali e dare conto dei diversi pareri, evitare il sensazionalismo e segnalando i necessari tempi per ulteriori ricerche e sperimentazioni, gestire la notizia nella sua complessità come il rapporto con gli scienziati. Da molti anni UGIS porta avanti una sfida necessaria per far conoscere il valore della cultura scientifica e promuovere la corretta informazione per tutti. Negli ultimi anni poi si assiste sempre più alla necessità di una maggiore consapevolezza del mondo della ricerca e dei suoi risultati utili alla società - spiega Giovanni Caprara, presidente UGIS, editorialista scientifico del Corriere della Sera e docente al Politecnico di Milano – Nella fertile sinergia con il territorio, ricordo che la costruzione del Manifesto di Piacenza e il laboratorio di formazione che ne è scaturito hanno visto la preziosa collaborazione di Giovanni Rossi, past-president dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, iniziando un cammino che continua, arricchendosi di idee e riflessioni, insieme al nuovo presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna Silvestro Ramunno. Ringrazio la Fondazione di Piacenza e di Vigevano per credere negli obiettivi di UGIS e sostenere queste giornate di studio”

“L’affidabilità dell’informazione, riferita non soltanto agli argomenti scientifici, è un tema che ci riguarda tutti  da vicino – sottolinea Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano –. Lo ha purtroppo dimostrato anche l’attualità più recente: con la pandemia, il rimbalzare di notizie spesso in contrasto tra loro è stato causa di confusione e di ulteriore criticità. Ritengo che queste giornate di studio rappresentino un servizio importante che, come ente, ci sentiamo di sostenere poiché occorre supportare le strategie e le “buone pratiche” di una informazione qualificata, che va a vantaggio di tutti: operatori dei media, istituzioni e semplici cittadini”.

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