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“Insieme per l’hospice” e “Fondazione Casa di Iris” avranno una nuova sede

Fondazione e Crèdìt Agricole con 90mila euro e le donazioni di alcuni privati (e degli alpini) permettono la realizzazione di una struttura alla “Casa di Iris” di via Bubba

Tutti i servizi e le attività dell’hospice “La Casa di Iris” di Piacenza saranno in un’unica sede. L’annuncio è arrivato da Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che ha illustrato il progetto di allargamento della sede di via Bubba. Tramite la realizzazione di un prefabbricato in legno da 127 metri quadrati di superficie calpestabile (con 1400 metri quadrati di verde) si riunirà in un’unica sede la sede legale dell’associazione e della fondazione, più la sede operativa. 

Questo grazie ad un impegno economico da 180mila euro. Novantamila arrivano da Fondazione e Crédit Agricole, 15mila dagli alpini di Piacenza, 75mila arrivano dai fondi dell’associazione dell'hospice, 25mila euro dal contributo di Giuseppe Sgorbati, 48.500 euro dal lascito di Mariuccia Ghisoni. Il terreno dove sorgerà la struttura (dal valore di 60mila euro) è stato donato da Michele Lodigiani, titolare della società agricola “Del Trebbia”. I 90mila euro di Fondazione e Crèdit Agricole arrivano da un fondo comune (dal valore di due milioni di euro) che le due realtà avevano costituito ai tempi della gestione di Massimo Toscani, per iniziative comuni a favore della comunità.

«Fin dalla sua nascita – ha spiegato Reggi - l’hospice è stato sostenuto dalla Fondazione. Nel corso degli anni la struttura ha portato avanti un percorso virtuoso per raggiungere l’equilibrio finanziario. Servono 350mila euro all’anno per integrare il contributo che arriva dall’Ausl di Piacenza annualmente e garantire questo equilibrio».

Ora, la nuova sede dei volontari. «Sono un valore fondamentale per la struttura. La richiesta alla Fondazione era di un contributo straordinario per realizzare questa sede». «L’hospice - ha aggiunto Ariberto Fassati, presidente di Crèdit Agricole - è il primo frutto di questo accordo strategico siglato con la Fondazione. La nostra banca è sempre più vicina al territorio piacentino».

«Realizzeremo questa sede - ha detto Sergio Fuochi, presidente dell’hospice - per rispondere a un’esigenza: la fondazione lavora attualmente avendo una sede legale in piazza Cavalli, una operativa in via Emilia Parmense, ma la struttura è in via Bubba. È abbastanza difficile lavorare così. Volevamo avere in un unico comparto tutte le attività».

Fuochi ha sottolineato le difficoltà del volontariato post pandemia. «Il Covid ha causato danni al volontariato. Non potendo più fare incontri o entrare in struttura, si crea disaggregazione. Avendo le strutture staccate, questo fenomeno era ancora più accentuato». «A fine anno o inizio 2023 – ha concluso Fuochi – termineranno i lavori. C’è grande soddisfazione da parte nostra per aver riunito tutti i servizi. Quando siamo partiti con l’hospice era folle pensare a una cosa del genere».

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