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Sport e giovani / Agazzano

«Io dislessica a scuola ero “diversa”, l’atletica mi ha salvato: ambiente sano con dei valori»

Festa annuale dell’Atletica Enrico e Felice Baldini di Agazzano. Premiata come migliore atleta a livello provinciale del 2022 con la coppa Fratelli Baldini Rebecca Cravedi che ha parlato della sua esperienza: «L’atletica mi ha insegnato che il fallimento fa parte della vita ma anche porsi obiettivi e fare di tutto per perseguirli lo è»

«Quando arrivavo al campo d’atletica non ero diversa come invece ero a scuola. All’inizio ero molto scarsa, mi sono impegnata e ce l’ho fatta. Farò sempre fatica a leggere e a scrivere ma nello sport invece posso sempre migliorare. L’atletica mi ha insegnato che il fallimento fa parte della vita ma anche porsi obiettivi e fare di tutto per perseguirli lo è». A parlare è Rebecca Cravedi, in forza all'Atletica Piacenza, premiata come migliore atleta a livello provinciale del 2022 con la coppa Fratelli Baldini. Ha ricevuto il premio durante la festa annuale dell’Atletica Enrico e Felice Baldini di Agazzano che si è svolta sabato 26 novembre al centro parrochiale. Il premio giunto alla settima edizione vede la consegna di una coppa che ogni anno viene donata all'atleta migliore che la conserva per un anno.

rebecca cravedi giovanni baldini-2Rebecca ha offerto la sua testimonianza di vita ai bambini (e ai loro genitori) tesserati con l’associazione sportiva agazzanese durante la tradizionale cerimonia che chiude l’anno. Rebecca si è appena laureata in ingegneria meccanica e ha raccontato «Se non avessi fatto atletica non so se avrei finito gli studi. Lo sport non è una perdita di tempo ma anzi mi ha aiutato a gestirmi con la scuola. Conciliare entrambi non è facile ma lo sport ti aiuta ad avere quella continuità, quella dedizione che servono a migliorarti anche sui banchi. Andavo a scuola e cercavo di stare attenta e imparare il più possibile, studiavo nelle ore buche e dopo pranzo poi riuscivo ad andare ad allenamento. I miei genitori mi hanno sempre lasciato libera di scegliere, anche quando ho deciso di non suonare più uno strumento e dedicarmi all’atletica. Se dieci anni fa, quando ho iniziato, mi avessero detto che avrei fatto i campionati italiani assoluti non ci avrei creduto». E ancora: «Ai ragazzi dico continuate a porvi obiettivi e a cercare di raggiungerli. Ci saranno anni in cui fallirete, altri dove invece non succederà. L’atletica è un ambiente sano dove ho conosciuto tutte le persone che fanno parte della mia vita e si cresce con dei valori. E continuate a divertirvi!». 

Durante il pomeriggio nella palestra adiacente alle scuole medie Augusto Santini, docente di Pedagogia e psicologia dell’età evolutiva dell’Università degli studi di Pavia ha tenuto una lezione pratica per i bambini dell’Atletica con la presenza dei genitori. «Il gioco è fondamentale e il movimento è una conquista di libertà che diventa autonomia se si può esercitare e il corpo è rivelatore di indicatori che l’educatore deve saper cogliere. Il gioco è invenzione, progetto, idee, tentativi, squadra, accettazione e organizzazione. Lo sport – ha spiegato Santini – educa se per l’insegnante questo è al servizio del bambino, se colloca al centro l’individuo e non la performance. Ci sono tanti, troppi bambini sacrificati sull’altare del narcisismo adulto anche dei genitori. Se la scuola e la famiglia sole non possono farcela, occorre creare un sostegno sistemico. A 18 anni a scuola non si gioca a pallavolo per vincere ma attraverso questo mezzo si impara il gioco di squadra, il rispetto dell’altro. Purtroppo la tendenza è quella di premiare le statistiche quantitative: quante medaglie? Quanti soldi? Quante vittorie? Non sono contro l’agonismo, ma contro il competitivismo: il primo è stare con, il secondo è stare contro. Quando i vostri bambini tornano a casa dopo un’attività sportiva chiedete loro se si sono divertiti, non se hanno vinto».

L'ASSOCIAZIONE - L’Atletica Enrico e Felice Baldini di Agazzano ha una storia lunga decenni che ha visto tutto il paese praticare, in età differenti, uno degli sport più antichi, l’atletica. Ha radici profonde che non sono mai gelate ma che invece, rinnovate, hanno permesso di avvicinare allo sport intere generazioni grazie a chi, con dedizione, abnegazione e professionalità, si è messo al servizio della comunità della Valluretta. Ad oggi l’Associazione conta 68 bambini, giovani e adulti iscritti ma ha enormi potenziali di crescita. Accoglie bambini dai 4 anni in su per arrivare agli adulti con corsi dedicati e ha ovviamente un consiglio direttivo presieduto da Anna Maria Romanini e così composto: Giovanni Baldini, Gabriella Rondoni, Silvestro Pinotti, Giacomo Gropalli, Paolo Bosi, Silvia Melon, Carolina Pinotti, Franco Tagliaferri, Monica Botti. Quest’anno si sono tesserati anche quattro velocisti allenati da Angelo Cino, ex professore di educazione fisica ora in pensione che ha vestito la maglia azzurra e correva al fianco del grande Pietro Paolo Mennea. I tecnici Gabriella Rondoni, Giovanni Baldini e Salvatore Rinaldi perseguono gli obiettivi dell'associazione che non riguardano solo l'esercizio fisico ma che contemplano come fondanti i valori dell'amicizia, della lealtà, del rispetto, tutte emozioni che i bambini cominciano a provare quando viene data loro la possibilità di stare insieme, che è quindi conoscere se stessi attraverso la relazione con gli altri.

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