L'arte della guerra dalle armature al Lince: apre per un giorno il gioiello dell'architettura militare
Ad affascinare i piacentini, che non li avevano mai visti, sono stati anche i tre bastioni (erano cinque in origine) rimasti
La bellezza dei bastioni del Castello Farnesiano, le vecchie officine di quello che una volta era l’arsenale, i tanti cannoni, risalenti alla prima e alla seconda guerra mondiale, restaurati ed esposti lungo i viali alberati, il museo che racchiude un pezzo di storia d’Italia e mostra le capacità di chi ha lavorato per decenni, riparando mezzi dell’Esercito, armamenti, ma anche di chi ha creato modellini in scala di ponti, mezzi corazzati, vecchie diligenze, ponti di navi, sculture in bronzo. Hanno visto tutto questo i piacentini che hanno approfittato dell’apertura straordinaria del Polo di mantenimento pesante Nord, in occasione della giornata (8 maggio 1945) che ricorda la fine della Seconda guerra mondiale.
Ad affascinare i piacentini che non li avevano mai visti sono stati i tre bastioni (erano cinque in origine) rimasti. Le mura spesse, le feritoie da cui sparavano i pesanti cannoni ad avancarica - l’artigliera da fortezza - le bellissime volte, gli scantinati con camminamenti e segrete non ancora del tutto esplorate a causa delle infiltrazioni di acqua. Un gioiello unico dell’architettura militare nel cuore della città.