Convenzione MiMuovo, l’associazione Pendolari Piacenza: «Ecco cosa va e non va»
Il commento dell'associazione sui nuovi accordi e le nuove disposizioni
«L’Associazione Pendolari Piacenza intende commentare le novità relative all’introduzione dei nuovi titoli di abbonamento ferroviario integrato. Sottolineiamo come l'associazione, da un paio di mesi, abbia ripreso a partecipare alle riunioni del Crufer, l’organismo di confronto tra i comitati pendolari e la Regione Emilia Romagna, riuscendo a avanzare in maniera più efficace le proprie istanze», si legge nella nota.
«Il nuovo accordo prevede, a partire dal 1/01/2021, che la convenzione MiMuovo, fino ad oggi valida come integrazione ai titoli di abbonamento regionale per l’accesso ai treni di categoria superiore, sia limitata ai soli treni Intercity e FrecciaBianca esclusi i Freccia Argento. Per l’accesso ai treni FrecciaArgento, che fino ad oggi erano ricompresi tra i treni accessibili con la convenzione MiMuovo, bisognerà invece sottoscrivere un nuovo titolo di abbonamento, il cosiddetto “AltaVelocità con estensione Regionale”. Tale titolo di abbonamento darà accesso a tutte le tipologie di treni, dai FrecciaArgento ai treni Intercity, Frecciabianca e Regionali, sarà esclusivamente di durata mensile e sarà disponibile nella doppia opzione il frazionamento 5 giorni su 7 e 7 giorni su 7».
«La particolarità sarà quella che in un primo tempo il pendolare lo pagherà a prezzo intero e successivamente gli verrà rimborsato per quota parte dalla Regione Emilia Romagna con accredito diretto sul conto corrente. Per farci meglio un’idea sulla tratta Piacenza - Milano il costo di un abbonamento “Alta Velocità con estensione regionale” di 7 giorni (lun-dom) sarà a prezzo intero pari a 237 euro di cui 95 rimborsati da FER (Ferrovie Emilia Romagna), per un costo netto pari a 142 euro (133 euro per abbonamento 5 giotni su 7 lun/ven). La posizione che l’Associazione Pendolari Piacenza intende esprimere è quella di una soddisfazione solo parziale. Dobbiamo dire che, per l’andamento delle trattative svoltosi in questi mesi, il rischio di perdere qualsiasi forma di accesso calmierato ai FrecciaArgento stava diventando concreto. L’elemento positivo è che l’accordo trovato permette, invece, di continuare ad usufruire anche dei treni FrecciaArgento e con un titolo di abbonamento integrato che da accesso anche alle altre categorie di treni. Altra cosa buona è l’introduzione del frazionamento dei titoli di abbonamento, tasto sul quale abbiamo molto insistito negli ultimi tempi, e che va incontro alla diffusione dello smart working. Certamente il solo frazionamento 5 giorni su 7 è poca cosa, perché sappiamo che già in passato la maggioranza dei pendolari si recavano sul posto di lavoo dal lunedì al venerdì, mentre un passo concreto in direzione dei titoli di abbonamento flessibili sarebbe l’introduzione di formule 2 giorni su 7, 3 giorni su 7, 4 giorni su 7» continua.
«Veniamo poi ad analizzare quelle che sono le reali criticità che si vengono a creare. E’ indubbio, in primis, che la condizione del pendolare ancora una volta peggiori: per prendere i FrecciaArgento sarà necessario sborsare subito tanti soldi (prendendo l’esempio della linea Piacenza- Milano ben 296 euro al mese), con una modalità di rimborso più macchinosa (sarà necessario compilare un modulo indicando l’IBAN su cui, con una cadenza da definire, verrà accreditato il rimborso) e al netto del rimborso spendere comunque di più rispetto a quanto si spende oggi. Non contando che il nuovo titolo di abbonamento AV non prevede la formula annuale. Per quanto sia difficile fare paragoni, fino ad oggi per accedere ai FrecciaArgento il pendolare Piacenza – Milano poteva sottoscrivere un abbonamento annuale Regionale da 940 euro cui associare la convenzione MiMuovo pari a 140 euro, per un totale di 1.080 euro. Domani dovrà sottoscrivere mensilmente, prendendo ad esempio il titolo di abbonamento AV con estensione regionale 5 giorni su 7, un abbonamento da 133 euro (già al netto dei rimborsi), per un totale annuo (133 euro x12 mesi) di 1.596 euro. Se non viene introdotto un titolo di abbonamento annuale l’aumento per il pendolare è quasi del 50%. Inoltre il nuovo titolo di abbonamento, non essendo più parte della convenzione MiMuovo, sarà escluso dai benefici accessori associati a quest’ultima e in particolare non darà più accesso all’utilizzo a titolo gratuito del trasporto pubblico locale. Un elemento sbandierato dalla Regione Emilia Romagna come atto concreto per la mobilità sostenibile e che rischia di essere troncato per una parte dei pendolari. E’ dunque assurdo che un pendolare che fino ad oggi ha scelto di lasciar a casa l’automobile recandosi in stazione in autobus, grazie alla convenzione, domani debba ritornare all’automobile per non dover pagare un titolo di abbonamento in più».
«La vecchia convenzione MiMuovo, che rimarrà attiva per l’accesso ai Frecciabianca e Intercity, e continuerà a offrire l’accesso gratuito al trasporto pubblico locale nelle città di origine e provenienza dell’abbonamento ferroviario, risulterà “monca” in primis perché da Piacenza i treni Intercity e Frecciabianca rimasti sono davvero pochi. Se non si apportano migliorie l’offerta ferroviaria, così come è stata congegnata, rischia di vedere una polarizzazione verso i soli abbonamenti regionali: pochi acquisteranno l’integrazione MiMuovo per accedere a Intercity o Frecciebianca, una nicchia, in numero minore al passato, acquisterà l’abbonamento “AV con estensione regionale” e se lo farà sarà forse a mesi alterni, specifici in base a necessità contingenti. Questo rischia di marginalizzare Piacenza rispetto alla linea Alta Velocità con il rischio che il prezioso risultato ottenuto, quello di portare l’alta velocità a Piacenza, possa un domani esser messo in discussione. Quello che suggeriamo è quindi di introdurre abbonamenti annuali scontati anche per la formula “AV con estensione regionale”, estendere i benefici della convenzione MiMuovo relativi all’accesso al trasporto pubblico locale anche per la categoria di abbonamento “AV con estensione regionale”, procedere in maniera più decisa sugli abbonamenti flessibili introducendo per tutte le categorie di treni anche frazionamenti 2 giorni su 7, 3 giorni su 7, 4 giorni su 7».