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L’ingombrante trasloco nel 1958 della statua del Romagnosi

A quell’epoca il suo spostamento fu al centro di numerose polemiche

C’è un gustoso aneddoto legato alla statua del Romagnosi recentemente ripulita e che svetta in tutta la sua bellezza artistica in centro a Piacenza in largo San Francesco. Infatti nel non lontano 1958 nel mese di maggio, venne tolta dal piedistallo, spostata e portata nel cortile della scuola Alberoni in attesa di darle una nuova sistemazione, che poi fu ancora una volta la stessa dalla quale venne maldestramente portata via e tutto questo non senza forti polemiche.

La cronaca locale del tempo che abbiamo potuto verificare, è impietosa sul fatto ed ecco allora che si titolava “Patetico trasloco da Piazza Cavalli del monumento a G. Domenico Romagnosi”, con un sottotitolo altrettanto forte che conviene rileggere così nella sua schiettezza: “Ha lasciato ieri largo S. Francesco, che occupava dal 1867, incatenato su un carro come un prigioniero alla gogna. Troverà provvisoria sistemazione nelle scuole Alberoni”.

L’articolo (non firmato) riporta anche una fotografia del fatto con in primo piano uno dei due cavalli ed un carro agricolo sul quale giace tutta infagottata e legata da forti funi la statua. Siamo nel maggio del 1958 e dopo ben 91 anni la statua “che ha saettato il suo disdegnoso cipiglio” su tanti piacentini veniva tolta dal basamento dopo una settimana di lavori, e per mezzo di un paranco collocata su di un carro tirato da due cavalli e che il cronista del tempo così racconta “il che ha conferito alla manovra l’apparenza di un funerale”.

Per i piacentini e perlomeno per quelli che degli scritti del Giandomenico Romagnosi ne sostenevano gli ideali, quel trasloco venne vissuto con toni negativi e con aspri confronti al punto che il paragone fatto riportava ad una derisione pubblica del Romagnosi e per analogia, di tutti coloro che ne elogiavano gli ideali.

L’aneddoto divertente è che appena la pesante statua del Romagnosi di “60 quintali buoni” venne posata sul carro, una gomma letteralmente scoppiò, e come apprendiamo sotto le risate divertite di chi assisteva al particolare trasloco ma non mancò pure chi invece vide nel fatto “un misterioso segno del caso” come una ostinazione affinché la statua non dovesse esser rimossa ed anche si alzarono critiche al fatto che per proteggere la statua da rotture, venne in certi punti ricoperta goffamente da stracci malconci.

Leggiamo che erano le cinque del pomeriggio esatte quando il carro finalmente ripartì con “in piedi sul rustico veicolo, Romagnosi, dall’aria più che mai seccata per l’irriverente gogna, cui sembrava essere sottoposto” in direzione della scuola Alberoni. Quella statua dedicata all’illustre studioso era lì fin dalla sua realizzazione nel 1867 per mano dello scultore Mazzocchi di Salsomaggiore Terme così come eran stati i natali dello studioso. Un particolare aneddoto ormai entrato nella storia recente e che meritava comunque di esser messo anch’esso agli “atti” di quella che è la vicenda di questa statua che ogni tanto, con il recente restauro, torna a far parlare di sé.

Umberto Battini

da Libertà 21 5 1958 foto Croci-2

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