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«L’unica prevenzione è quella culturale e passa attraverso l'educazione delle giovani generazioni»

La presidente dell’associazione Città delle donne, Telefono Rosa, Donatella Scardi: «Vorrei sottolineare l’importanza del numero unico di emergenza 1522»

Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è bene ricordare aspetti pratici che possono essere fondamentali per chi subisce abusi e ha bisogno di aiuto. Vorrei sottolineare – spiega la presidente dell’associazione Città delle donne, Telefono Rosa, Donatella Scardi – l’importanza del numero unico di emergenza 1522. Le donne possono chiamare e indirizzate al centro antiviolenza competente per territorio in maniera molto rapida. Solo nel mese di maggio 2022 abbiamo ricevuto 29 chiamate, numeri molto importanti». Con noi, che facciamo parte di una rete, operano altre realtà e vorrei ringraziare Comune e Provincia, Azienda Usl e Comitato per la promozione dell'imprenditorialità femminile della Camera di Commercio per la realizzazione del video nel quale ricordano il strumenti di ascolto e sostegno, nonché il Soroptimist.

«Il nostro compito è quello di individuare con la vittima un percorso per uscire dalla violenza nel totale rispetto delle sue decisioni. Siamo non solo un punto di ascolto ma di relazione tra donne per poi un’eventuale presa in carico di chi vuole essere aiutato. La solitudine e l’isolamento sono terreno fertile della violenza domestica ed è lì che si deve intervenire: le donne devono avere la scelta». «L’unica prevenzione è quella culturale e plaudo quindi – prosegue Scardi -  al convegno “Questo non è amore” organizzato per alcune classi delle scuole superiori di Piacenza dalla questura. E’ a quel target di età che ci si deve rivolgere per sperare in un cambio di passo radicale e necessario. Ringrazio quindi tutti coloro che sono intervenuti e l’organizzazione dell’evento che ha visto un momento particolarmente toccante con la rappresentazione teatrale “Un amore in giallo narciso” con la regia di Gerardo Placido e la partecipazione Donata Maria Biase, autrice del libro da cui è tratto lo spettacolo».

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