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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità San Lazzaro

«L'unica vittoria è la pace»

Una tavola rotonda sui conflitti bellici nel mondo, a partire dall'Ucraina

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

E’ il momento di dire basta alle armi. Occorre fermare l’escalation militare che fa perdere di vista il benessere delle popolazioni e impedisce il progresso sociale e civile. La fine di qualsiasi guerra lascia morti, feriti, distruzione, odio, rancore e desiderio di rivalsa che prima o poi riesplode. Ma oggi c’è di più! Noi sappiamo che entrambi i blocchi , quello russo e quello Nato, hanno messo in conto la possibilità di un utilizzo del nucleare, o come risposta ad un attacco o come utilizzo in caso di inferiorità militare sul campo. Vicino a Brescia, c’è Ghedi che è sede Nato di deposito di bombe nucleari. Se la base di Ghedi fosse colpita da attacco nucleare, di noi a Piacenza rimarrebbero briciole. Infatti si prevedono da due a 10 milioni di vittime nel caso l’attacco a Ghedi si realizzasse. Hiroschima e Nagasaki hanno dimostrato che l’uso dell’atomica non è un evento impossibile! Bisogna quindi togliere il piede dall’acceleratore che spinge alla guerra. E’ pazzesco pensare di continuare la guerra fino all’ultimo uomo , fino alla vittoria finale. Dobbiamo pensare qual è il modo migliore per garantire il rispetto del diritto internazionale ( e quindi dell’Ucraina e di tutte le componenti coinvolte), proteggere la popolazione civile e garantire la Pace al mondo intero. Non si tratta di darla vinta al prepotente di turno. Occorre cessare il fuoco e intavolare una trattativa tra “nemici”mettendo sul tavolo tutte le questioni. Sapendo che questo costringerebbe tutte le parti in causa a fare un passo indietro, ma aprendo prospettive migliori per tutti in futuro. Nella guerra “pietà l’è morta”! Nessun esercito combatte nel rispetto di non si sa quali regole. Occorre uccidere, distruggere, avanzare, intimorire, demoralizzare e terrorizzare l’avversario. Per questo dobbiamo spingere, attraverso mobilitazioni partecipate, affinché i Governi Europei cambino indirizzo e si impegnino per una trattativa seria. Se vogliamo la Pace dobbiamo lavorare per la Pace. La guerra è sempre sbagliata, ma oggi ancora di più. Per le conseguenze. Infatti oggi premendo un bottone possiamo portare la morte in tutto il mondo e ridurre l’umanità in cenere. Ma la Pace e la promozione di una cultura nonviolenta nei rapporti e nelle relazioni umane e sociali, è un tema che dovrebbe sempre essere attuale, anche in assenza di guerre o conflitti armati. Tutti dobbiamo essere cercatori e promotori di Pace se vogliamo cambiare le cose. Sta a noi scegliere! Per questo come Europe for Peace di Piacenza abbiamo organizzato una tavola rotonda il 31 marzo e abbiamo chiamato a parlarne persone che possono portarci contributi notevoli e utili. Persone con esperienze e competenze diverse ma accumunate da un desiderio e azioni di Pace, non astratti ma concreti. Ma come Europe for Peace abbiamo deciso che il 31 marzo , al cospetto dei relatori e delle persone presenti, lanceremo un’iniziativa con l’obiettivo di dare a tutti i piacentini e le piacentine la possibilità di diventare costruttori di Pace. L’idea la spiegheremo meglio nella serata della tavola rotonda, cercheremo di coinvolgere anche quelli che per vari motivi di solito non sono coinvolti. Vi aspettiamo numerosi il 31/03 alle ore 18.

Europe for Peace Piacenza

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