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La casa del prossimi anni dovrà avere pavimenti e rivestimenti antibatterici

L’architetto Ponzini su “Italia Oggi”: ci sono materiali che eliminano fino al 99,9% dei batteri

Costruire una casa utilizzando materiali antibatterici, questo sarà l’obiettivo e la domanda al mercato di chi dovrà edificare, rimodernare o ristrutturare casa. Stiamo conoscendo i dettagli della cosiddetta “fase 2”, e ci stiamo ancora interrogando sull'assenza degli architetti nella task force che ne sta definendo le linee guida. Parlano di qualità urbana, del distanziamento, di modi di convivere, di lavorare e di abitare, non convocando una categoria professionale abilitata a questo. Stiamo assistendo a quello che speravamo non succedesse: la vittoria dei personalismi a scapito del bene comune. Invece di prendersi cura dell’immagine del Paese lo espongono allo scherno e all’ilarità degli altri Stati. Avremmo potuto far valere la nostra unità nazionale, il nostro orgoglio di nazione che lotta, unita, per il bene delle persone e della propria economia ed invece si paventa la discordia.

Da cittadino mi sarei aspettato più attenzione e carità verso le città più colpite, anziché la ricerca della colpa, nell’attesa della fase 3, come architetto cerco di pensare come meglio poter utilizzare il periodo attuale e quello post CV 19 pensando a ambienti salubri e perennemente sanificati. La paura del contagio ci impietrisce e ci fa cercare un modo di vivere sano e questo tempo deve essere finalizzato a restituire ai singoli la dignità dell’abitare. L’ambito dialogo tra uomo e natura deve trovare un nuovo equilibrio basato sulla ricerca. La ricerca, in edilizia, molte volte è sinonimo di tecnologia e non di qualità della vita. Quello che mi sento di proporre è invece di credere ai nostri sogni di bellezza, di pulizia, di ecologia per una tecnologia pulita che si integra e migliora la composizione architettonica mettendo l’uomo al centro del progetto. In sintesi una prepotente qualità della vita a energia zero, grazie ad una attenta tecnologia. Prima della classificazione energetica degli edifici nessuno era interessato alla classe di un appartamento, ora è fondamentale, così domani ci chiederanno la classe di salubrità ovvero se la casa sarà antibatterica. Costruire o ristrutturare una casa utilizzando materiali _DSC2672 (FILEminimizer)-2antibatterici è possibile, da anni li stiamo studiando e questi prodotti ora sono disponibili sul mercato. Per scrivere di sanificazione, utilizzerò uno slogan inglese che ha un suono armonioso: “ Antibacterial for life” (…è meno terrorizzante di “antibatterico per la vita”). In tempi di virus, la sanificazione è un termine attuale ed i bisogni delle persone sono tutti rivolti verso quest’orizzonte ma il bisogno di vivere in ambienti salubri è di sempre e, da lungo tempo, stiamo lavorando con l’industria su questi temi e il mercato è già in grado di offrire alcune linee, dedicate, di pavimenti e rivestimenti antibatterici ad altissime performance. Le superfici di questi materiali sono integrate con tecnologie specifiche e vari sono i leader mondiali di settore, che hanno fatto ricerca e realizzato prodotti sostenibili e sanificanti. I pavimenti possono così avere un vero scudo antibatterico agli ioni d’argento, incorporato nel prodotto ceramico, che elimina fino al 99,9% dei batteri dalla superficie, in grado di dare una protezione 24 ore su 24 e perenne, non diminuisce nel tempo. Questo scudo previene la formazione di colonie di batteri perché contrasta la prolificazione degli stessi abbattendoli, prevenendo anche la possibile formazione di biopellicole (materiale organico, muffe ed odori). Vivere in ambienti sani, aiuta a preservare la nostra salute. Gli ioni metallici a base di argento dell’additivo colpiscono e arrestano importanti funzioni cellulari dei batteri. L’attività di proteine ed enzimi è bloccata e il DNA viene danneggiato: i batteri non saranno più in grado di riprodursi. Le immagini al microscopio mostrano come le superfici non protette supportino la crescita e la proliferazione batterica mentre le superfici protette inibiscono la crescita e lo sviluppo dei batteri nel tempo. Le tecnologie antimicrobiche integrate sono efficaci contro una pletora di microbi, ma al momento non sono state dimostrate proprietà antivirali, quando sono incorporate nei prodotti.

(Per informazioni sui materiali e la loro applicazione scrivere alla sezione imprese di Confedilizia info@confediliziapiacenza.it)

Carlo Ponzini

Professore di nanotecnologia e architettura sostenibile

Università di Architettura - Parma.

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