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La Giunta approva i criteri per l'ampliamento dei dehors

Le nuove occupazioni o gli ampliamenti dei dehors dei pubblici esercizi di somministrazione saranno consentiti in via emergenziale e temporanea sino al 31 ottobre

La legittima necessità di ripartire dei pubblici esercizi dopo il blocco forzato dell’attività causato dall’emergenza sanitaria unito all’obiettivo di garantire la massima sicurezza dei cittadini, in particolare attraverso quel distanziamento sociale che è strumento di contrasto alla diffusione del contagio, ha portato a definire nelle scorse settimane il progetto, condiviso dall’Amministrazione comunale con la Cabina di Regia delle azioni per la valorizzazione del commercio, per l’ampliamento delle superfici esterne dei locali (i cosidetti dehors). Per dargli seguito e concretizzazione, nel corso dell’ultima riunione, la Giunta Barbieri ha approvato la delibera che definisce “i criteri per nuove applicazioni e ampliamenti dei dehors dei pubblici esercizi di somministrazione durante l’emergenza Covid-19”, frutto di un lavoro sinergico tra gli uffici comunali del servizio “Marketing Territoriale” di concerto con i servizi “Mobilità”, “Servizio Entrate”, Polizia municipale e con la “Cabina di Regia per la valorizzazione del centro storico”.

“Le nuove occupazioni – si legge nella delibera - o gli ampliamenti dei dehors dei pubblici esercizi di somministrazione saranno consentiti in via emergenziale e temporanea sino al 31 ottobre 2020, fatte salve eventuali ulteriori proroghe” e fino ad allora saranno esentate dal pagamento della COSAP, mentre ogni decisione in merito alla TARI viene demandata in sede di approvazione delle tariffe TARI che avverrà entro il 31 luglio. “Per venire incontro alle gravi difficoltà che anche il settore del commercio ha subito in questo periodo di emergenza – commenta l’Assessore al Commercio Stefano Cavalli – e allo stesso tempo mantenere la massima attenzione sulle necessarie misure di distanziamento che si impongono contro la diffusione del contagio, l’Amministrazione Barbieri ritenuto che una risposta efficace potesse essere l’ampliamento dei dehors degli esercizi pubblici. Ringrazio gli uffici del Comune per l’intenso lavoro di verifica svolto, la Polizia Locale, la Cabina di Regia e le Associazioni di Categoria con cui abbiamo condiviso le procedure e i criteri”.

Oltre alla limitazioni viabilistiche che prescrivono, tra le altre, che per i dehors non si possano occupare piste ciclabili e che sia garantito un passaggio minimo per carrozzine disabili di 1,20 metri, il documento approvato prevede una ventina di procedure e criteri:

1.Al fine di poter accedere ad una semplificazione e celerità dei procedimenti amministrativi occorre che nelle richieste di ampliamento o nuove occupazioni sia prevista esclusivamente la posa di sedie, tavolini e ombrelloni.

2. Gli arredi dovranno essere ricollocati all’interno dell’esercizio pubblico o entro la parte di plateatico già in autorizzazione entro le ore Stefano Cavalli-1224,00.

3. Per maggior ordine, decoro e miglior possibilità di controllo, è opportuno che il gestore delimiti a terra l’area concessa in ampliamento o in nuova occupazione (non è ammessa la vernice)

4. Nel caso in cui la nuova occupazione o l’ampliamento vada a posizionarsi dinnanzi ad altri esercizi o proprietà private, occorre che il richiedente produca assenso scritto del titolare dell'esercizio interessato o del proprietario.

5. Per le richieste di ampliamento/nuove occupazioni dovrà essere acquisito il parere favorevole del servizio viabilità in ordine agli aspetti di sicurezza stradale e del marketing territoriale in ordine agli aspetti commerciali.

6. Per le istanze di ampliamento/nuove occupazioni da presentare al Servizio Entrate è incentivato il ricorso alle principali Associazioni di Categoria dei Commercianti, le quali hanno manifestato volontà in senso collaborativo, intesa a raccogliere le singole istanze e poi a collazionarle allo scopo di presentarle con modalità telematiche per raggruppamenti uniformi, onde agevolare i tempi di definizione delle stesse. Le istanze dovranno contenere una sintetica relazione illustrativa sui materiali utilizzati (tavoli, sedie e ombrelloni) una planimetria quotata con indicazione quantitativa dell’area di occupazione e quote planimetriche (larghezza/lunghezza), una foto dell’arredo utilizzato e l’autorizzazione del titolare dell’esercizio o del proprietario nel caso in cui l’area di occupazione sia situata davanti ad un altro esercizio o proprietà privata.

7. Qualora le circostanze lo consentano, anche in ordine alla sicurezza stradale, le nuove occupazioni o l’ampliamento del dehors potranno essere consentiti sul lato opposto della carreggiata.

8. L’ampliamento potrà essere di norma contenuto nella misura del 100% della superficie di plateatico già autorizzata. Per le occupazioni già in corso inferiori a 15m2, saranno valutati possibili incrementi maggiori del 100%, compatibilmente con le esigenze viabilistiche. Saranno parimenti valutate occupazioni temporanee in base ai suddetti criteri, relativi a esercizi di somministrazione attualmente privi di occupazione.

9. Il titolare dell'esercizio è responsabile della gestione del dehors con modalità che non creino disturbo acustico.

10. Le colorazioni degli arredi dovranno essere tenui (a titolo esemplificativo, bianca, grigia, antracite) e non riportare loghi pubblicitari e/o immagini indecorose. Non dovranno essere usate strutture che coprano la visibilità del locale e ne impediscano la sorvegliabilità.

11. Gli arredi dovranno preferibilmente essere impilabili per razionalizzare gli spazi, anche a beneficio dei gestori.

12. Le misure riguardano i pubblici esercizi di somministrazione, con esclusione delle attività artigianali alimentari o di altre attività non autorizzate alla somministrazione di alimenti e bevande, in quanto non attrezzate dal punto di vista igienico-sanitario per gestire aree di somministrazione esterne.

13. Ai fini della corretta esecuzione dei provvedimenti concessori in ordine alla sicurezza e all’ordine pubblico, verrà consultata la Polizia Municipale.

14. Gli ampliamenti e le nuove occupazioni potranno essere revocati senza preavviso in caso di violazioni legate al disturbo della quiete pubblica, abbandono di rifiuti, mancato ricovero degli arredi, posto che la tenuta del dehors, ancorché distaccato dall’esercizio, è sotto la diretta responsabilità del titolare.

15. La richiesta di nuove occupazioni è possibile nel rispetto delle prescrizioni del codice della strada, delle misure safety-security e di eventuali disposizioni normative nazionali che dovessero intervenire in materia, ritenendo quest'ultime integrative o modificative rispetto ai presenti criteri.

16. Le occupazioni esterne di cui ai punti precedenti non dovranno costituire intralcio al pubblico transito, sia pedonale che veicolare, né invadere la sede stradale, passi carrabili o negozi e dovranno avvenire nel rispetto delle esigenze di sicurezza e dei diritti delle persone con disabilità motorie.

17. Le occupazioni esterne di cui ai punti precedenti dovranno essere rimosse a semplice richiesta del Comune, qualora vi fosse la necessità di intervenire per salvaguardare la pubblica incolumità di persone e cose o per altri motivi di pubblico interesse.

18. Restano fermi tutti gli obblighi di cui all’art. 14 del vigente Regolamento Cosap, dovendo il concessionario, tra gli altri obblighi, sollevare il Comune da qualsiasi responsabilità o danno nei confronti dei terzi per effetto dell’occupazione e ripristinare il suolo oggetto dell’autorizzazione a proprie spese, qualora dall’occupazione derivino danni al medesimo. A questo scopo, potrà essere richiesto un deposito cauzionale qualora l’area occupata lo renda opportuno.

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