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«La maggior parte dei disturbi psichici cronici esordiscono tra i 18 e i 25 anni»

Per ricordare la Giornata Mondiale della salute mentale 2018, la Società Medico-chirurgica ha organizzato con la Galleria Biffi Arte, un partecipato convegno con relatori  il dottor Carlo Mistraletti Della Lucia, Clinico medico e gerontologo ed il dottor Antonio Saginario, psichiatra e  psicoterapeuta

Per ricordare la Giornata Mondiale della salute mentale 2018, la Società Medico-chirurgica ha organizzato con la Galleria Biffi Arte, un partecipato convegno con relatori  il dottor Carlo Mistraletti Della Lucia, Clinico medico e gerontologo ed il dottor Antonio Saginario, psichiatra e  psicoterapeuta.

«Se volessimo intenderci sul significato del termine salute (e ancor più “mentale”) - ha esordito il dottor Mistraletti - assisteremmo a concezioni e interpretazioni diverse, anche motivo di conflittualità e delusioni, pretese e sprechi. Un conto è essere mossi da ideali umani e nobili, un altro da ideologie riduttive e ingannevoli (e poi le nuove utopie tra “Life” e “Choice”). Negli anni '80 e '90, l'Organizzazione Mondiale della  Sanità indicava l'obiettivo della “Salute per tutti entro l'anno 200». L’ obiettivo è ora spostato di 20-30 anni, con la giusta e ardua richiesta di una medicina sempre più personalizzata e di precisione; questo tende a complicarla, col rischio di renderla individualistica e costosa. Insostenibile, se universalistica, oppure troppo selettiva. Restano interrogativi di metodologia clinica e di bioetica. E' realistico proseguire sulla strada di una vera educazione alla salute, destinando impegno e risorse alla prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Oggi si osserva l'estendersi del disagio mentale ad ogni età, basti pensare alla depressione che insorge non solo negli anziani. La sanità italiana è mutata in  40 anni di SSN (Sistema Sanitario Nazionale) : per  la salute mentale  ancora si discute, dal 1978, se la legge 180 “Basaglia” sia da proseguire o riformare. Come “attuarla” e, più in generale, diagnosticare e classificare le malattie mentali. Per l'OCSE, (Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo Economico, 1960), l'Italia sarebbe un paese per vecchi ( e non per giovani!?).  Vi sono discriminazioni e aggressioni crescenti agli anziani, vi sono diversità fra i giovani, che pure non hanno mai avuto tante opportunità e potenzialità, ma talora privilegi, come oggi. Resta il problema della salute minacciata dall' inquinamento ambientale e dalle produzioni “consumistica”; con rapina della natura e stili di vita distruttivi da parte dell'uomo, che  compromette la sua stessa vita ed il benessere di tutti. Non mediteremo mai abbastanza – ha concluso Mistraletti - sul tempo e le età della vita; ogni suddivisione è schematizzante o un po' riduttiva. Ci sono strumenti predittivi, di indagine epidemiologica e clinica sempre più precisi, anche se restano per l'invecchiamento una infinità di fattori psicosomatici, di componenti endogene ed esogene, genetiche e ambientali ( ed epigenetiche) da approfondire.

Per il dottor Antonio Saginario, i giovani hanno autoconsapevolezza su ciò che si è e si vuole dimostrare, una ricerca di identità, una maturità sessuale; un orientamento sociale verso coetanei, preferito ai genitori. Nella neurobiologia del giovane, si evidenzia che la sostanza grigia  si modifica dopo la crescita, mentre la sostanza bianca aumenta nei lobi prefrontali per mielinizzazione, eliminazione delle sinapsi ridondanti, specialmente nei lobi frontali ed  aumentata sensibilità dei lobi prefrontali ai glucocorticoidi, indotte da stress ( ad ogni età). La vita emotiva ricerca e desidera esperienze nuove ed intense sensazioni ed una eccessiva assunzione del rischio, sotto influenza dei coetanei: abuso di sostanze, guida rischiosa, sesso non protetto, scontri fisici. I fattori di rischio di violenza giovanile personali sono la fascinazione per armi e morte. La loro personalità, a volte, presenta lati oscuri: narcisismo, machiavellismo, disregolazione emotiva, attacchi di rabbia, psicopatia e sadismo. Tra i fattori di violenza ambientale: l'accessibilità ad armi da fuoco, esclusione e isolamento sociale, esposizione alla violenza diretta o rappresentata attraverso la televisione, i videogiochi, internet, da apprendimento per imitazione, la famiglia problematica (divorzi, abusi sessuali), vivere in un quartiere degradato con cultura criminale.Il demografo Livi Bacci, ha evidenziato una sindrome da ritardo nel prolungamento della istruzione, il rinvio dell'ingresso al mondo del lavoro, la tendenza a rimanere in casa dei genitori, rinvio del matrimonio o coabitazione, impegno relazionale ai 30 anni. Le psicopatologie emergenti sono diverse: violenza, dismorfofobia, gruppi di pazienti in rete, blog pro anoressia, ritiro sociale in casa dei giovani giapponesi, il binge drinking, metanfetamine e cannabinoidi sintetici, cyberbullismo. Vi sono periodi critici per psicopatologie: tre quarti dei disturbi psichici cronici esordiscono tra i 18 e 25 anni (ansia, umore, dipendenze). Le cause di mortalità sono caratterizzate da incidenti stradali, suicidi ed omicidi. Metà del carico globale di malattia nel giovane è mentale e l'esordio del 75% dei disturbi psichici avviene prima dei 25 anni.

Nel dibattito è stata commentata l’accorata lettera di una maestra. Il dottor Giovanni Bongiorni ha sintetizzato un suo approfondito e didattico saggio sull’analisi. La dottoressa Rosanna Cesena, comunicatrice scientifica dell’ Associazione, ha evidenziato come la salute mentale ed il romanticismo siano le radici della felicità. Secondo un recente studio condotto da ricercatori della London School of Economics, l'arte di essere felice sta nella salute mentale e nello stato di relazione sentimentale. Il team ha scoperto che la ricchezza materiale ha poco impatto sui livelli complessivi di felicità e auspicano un nuovo punto di riferimento: non è la creazione della ricchezza, ma il benessere. Osservando i dati dell'indagine condotta in Australia, Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti, il team ha esaminato 200.000 risposte, alla domanda: quale sia lo stile di vita che maggiormente caratterizza la loro felicità. La salute mentale è la meta più grande ricercata, dato che la depressione e l'ansia sono le responsabili di circa il 20% della variazione di soddisfazione di vita. Anche le esperienze dell’ infanzia influenzano la felicità degli adulti. I ricercatori hanno accertato che la salute emotiva da giovane era molto più significativa delle risorse finanziarie, oltre ad essere determinante per il benessere di una persona per il suo futuro nella vita. Come impossibile conclusione si è ricordato il “mens sana in corpore sano”.

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