rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Attualità Carpaneto Piacentino

«La nostra generazione di fortunati ora deve dare una prova di maturità»

Il messaggio del sindaco di Carpaneto Arfani a coetanei e giovanissimi: «Siamo cresciuti senza paure. Improvvisamente è stato messo in crisi il nostro privilegio, fermiamoci»

Diversi sindaci di Piacentino, in queste giornate d’emergenza, ogni sera trasmettono messaggi ai propri concittadini, aggiornando sulla situazione locale. Andrea Arfani, trentenne sindaco di Carpaneto, nel suo ultimo aggiornamento, si è rivolto in particolare ai suoi coetanei e giovanissimi. «Si tratta di una conversazione privata, da ragazzo a ragazzo – ha scritto Arfani su Facebook -. Agli adulti ci pensiamo domani. Ragazze, ragazzi, avete presente la fortuna stratosferica che è toccata alla nostra generazione? Nel corso della storia, noi siamo gli unici a non aver vissuto in modo più o meno diretto una guerra. I nostri nonni la hanno combattuta, i nostri genitori hanno provato la fame e le difficoltà del post guerra, e hanno vissuto gli anni di piombo. Noi no. Nati negli anni 90 o 2000, siamo cresciuti nella meraviglia. Abbiamo avuto tutto. Qualche volta troppo. Ma non abbiamo mai dovuto aver paura. Siamo la prima generazione nella storia d'Italia ad essere cresciuta senza la paura di un qualcosa di esterno che potesse privarci della libertà o della vita. I primi nella storia».

«Ora, da un giorno all'altro, vediamo messo in crisi questo privilegio. All'improvviso, un venerdì pomeriggio ci viene detto di doverci fermare. Di mettere da parte il divertimento, di mettere in pausa la frenesia. Ci è stato chiesto di crescere, improvvisamente. Non è impossibile. Non lo è. E' una prova di maturità, è una prova di grandezza. In tutti i sensi: grandezza d'età, grandezza morale, grandezza umana. Si può essere grandi. Ci viene chiesto di esserlo. E sapete da chi, in particolare, ci viene chiesto? Dalle persone che ci hanno consentito di essere la generazione fortunata di prima. Sapete che anche oggi sono morte 29 persone? Ed erano nonni, erano nonne, erano padri, erano madri. Erano gli angeli custodi della nostra generazione».

«E allora, dobbiamo essere grandi per i nonni e i genitori, nostri, e di tutti. Fate caso alle persone. Guardate gli occhi delle persone costrette a uscire di casa per andare a lavorare, o per andare a fare spesa: non vedete spesso la paura? Il terrore che questo maledetto virus li prenda, e li porti a conseguenze spaventose? Fateci caso. Avete mai visto alcune vie chiamate "Ragazzi del 99"? Sono dedicate ai nati nel 1899 che furono chiamati a combattere nella Prima Guerra Mondiale, a 18 anni. A morire al fronte. Io sono del 1989. Voi più giovani. E la guerra che siamo chiamati a combattere è dentro casa. La nostra leva sono le mura più accoglienti al mondo. Oggi a Carpaneto è stata denunciata una persona, perchè aveva deciso di violare le regole che ci vengono date. Non rendiamolo di nuovo necessario, per favore. I nostri generali sono medici e infermieri. Noi dobbiamo essere i soldati, e ridurre i caduti. Vediamola così. Indossiamo la divisa dei panni da casa, imbracciamo le armi di un libro o di un telecomando. E combattiamo».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«La nostra generazione di fortunati ora deve dare una prova di maturità»

IlPiacenza è in caricamento