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«La presenza di relatori poco rispettosi dei valori delle persone fa tornare alla memoria anni bui»

Il commento del Coordinamento Femminile della Cisl di Parma e Piacenza e la Segreteria della Cisl sul Congresso mondiale delle famiglie di Verona

Nei prossimi giorni si terrà a Verona il “Congresso mondiale delle famiglie” a cui parteciperanno come relatori alcuni esponenti politici ultra conservatori, altri noti a livello internazionale per le loro posizioni dichiaratamente omofobe e personalità dell’attuale Governo». Scrive Cisl Parma e Piacenza in una nota.

«Sul sito ufficiale del Congresso wcfverona.org risultano infatti chiamati a relazionare ai congressisti personalità quali Dmitri Smirnov, presidente della Commissione patriarcale russa per la famiglia e la maternità, noto in Occidente per ripetuti interventi misogini conto le donne e portavoce di un modello di famiglia in cui la donna occupa una posizione subalterna rispetto al coniuge,  il presidente moldavo Igor Dodon, famoso per aver dichiarato subito dopo la vittoria delle elezioni di "non essere il presidente dei gay, perché loro dovrebbero eleggere un loro presidente"».

«Ci saranno  - prosegue - inoltre le relazioni di Theresa Okafor, attivista nigeriana che nel 2014 ha proposto una legge che criminalizza le unioni tra persone dello stesso sesso, e Lucy Akello, ministro ombra per lo sviluppo sociale in Uganda, che due anni fa ha presentato al parlamento una legge contro le coppie omosessuali, che prevedeva originariamente la pena di morte per “omosessualità aggravata”. Il Congresso selezionando questi relatori assume quindi un inaccettabile impianto contrario ad una effettiva parità di genere e ai diritti civili, così come è evidente l’inutilità e la strumentalità delle “passerelle” dei politici nazionali che invece dovrebbero operare in parlamento per nuove leggi a sostegno delle famiglie. Una riforma fiscale che rafforzi la solidarietà tra generi e generazioni, un aggiornamento del sistema di welfare che offra diritti e servizi a tutte le famiglie, una legislazione a sostegno della concilazione vita-lavoro».

Il Coordinamento Femminile della Cisl di Parma e Piacenza, assieme alla Segreteria della Cisl, esprime «seria preoccupazione rispetto a questo evento e quanto da esso può emergere in termini di contenuti: la presenza di relatori appartenenti a movimenti o gruppi molto radicali e poco rispettosi dei valori delle persone fa tornare alla memoria anni bui della nostra storia e può mettere in discussione tutta quella serie di diritti tanto faticosamente acquisiti dalle donne e dai soggetti più deboli della nostra società negli anni recenti».

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