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La priorità dei pendolari: «I treni Rock devono essere più capienti»

L’associazione Pendolari Piacenza alle forze politiche: «Non strumentalizzate. Un bene i quattro FrecciaArgento in arrivo»

«Vorremmo, come Associazione Pendolari Piacenza, inviare un comunicato in seguito ai numerosi articoli usciti sulle testate giornalistiche di prese di posizione dei candidati politici regionali rispetto all'importante "conquista" dell'Alta Velocità sulla linea Piacenza - Milano. Vorremmo, infatti, che tale conquista non fosse strumentalizzata a scopi politici da nessun candidato di qualsiasi parte politica. Aver ottenuto che quattro treni al giorno degli attuali FrecciaArgento verranno instradati sull'Alta Velocità nella tratta Piacenza Nord-Milano Sud è un valore oggettivo che va a beneficio di tutti i cittadini di Piacenza per i quali vi sarà la teorica possibilità di essere a Milano Centrale in 30 minuti contro gli attuali 45 minuti. E' vero che saranno solo quattro treni (due all'andata verso Milano e due al ritorno da Milano), è vero che l'accordo sarà fino a giugno, è vero che i due treni dell'andata sono posti ad orari non sempre utili per molti pendolari (come peraltro è già attualmente), è vero che saranno treni FrecciaArgento della cosiddetta categoria "a mercato" al di fuori del contratto regionale di trasporto, ma resta il valore simbolico incommensurabile di aver portato l'Alta Velocità a Piacenza avvicinando ancora di più Milano.

Pensiamo poi al punto di partenza dal quale si è arrivati a questo accordo: Trenitalia aveva paventato l'intenzione di passare tutti i treni FrecciaArgento su Alta Velocità nell'intera tratta Milano - Bologna saltando a piè pari l'Emilia. L'impatto economico, di immagine per l'intera Emilia sarebbe stato devastante. Così si è riuscito a mantenere un servizio che già c'era, il treno di categoria "Freccia", con un upgrade di servizio in termini di tempi di percorrenza. Per questo motivo non abbiamo compreso nemmeno le lamentele dei pendolari di Fiorenzuola che temevano una diminuzione dei collegamenti dalla stazione di Fiorenzuola. Si è andato ad agire, infatti, su treni già esistenti che non hanno mai previsto fermate intermedie nelle stazioni di Fiorenzuola, Fidenza o Codogno ma solo nelle città capoluogo. Non si è nello specifico aggiunto treni a discapito di altri e anzi, decidendo di farne passare quattro sull'alta velocità, si decongestionerà la linea tradizionale con un'ipotetico miglioramento nella circolazione. Vorremmo che tutti i candidati politici, di qualsiasi schieramento, partissero da questo assunto senza "denigrare" questo risultato, che ripeto ha un valore oggettivo. Il problema della mobilità è lungi dall'essere risolto e non sono certo i quattro treni FrecciaArgento a risolverlo. Ci sono tante aree di miglioramento, per quanto riguarda il trasporto ferroviario regionale, su cui è necessario intervenire:

  • la capienza dei nuovi treni Rock, recentemente introdotti sulla linea Milano - Bologna, che si è dimostrata assolutamente inadeguata rispetto ai flussi;
  • ripristinare un collegamento ferroviario con Cremona e Brescia (ad oggi manca un collegamento tra Piacenza e il nord est);
  • incrementare i collegamenti diretti con Genova e Torino, oggi raggiungibili, con più cambi di treni.

Capisco che stiamo entrando nel pieno della campagna elettorale ma non vorremmo che la continua denigrazione di questo risultato possa metterlo in discussione. Obiettivo dell'Associazione Pendolari Piacenza è sensibilizzare tutti i candidati a mantenere i risultati conseguiti e raggiungerne dei nuovi».

Mauro Braghieri, presidente Associazione Pendolari Piacenza

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